L'occasione era la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che viene celebrata ogni anno il 21 di marzo. Per le vie del centro di Milano si sono ritrovate circa 70 mila persone, secondo i dati della Questura. Tra questi anche i presidenti regionali di Confcooperative, Massimo Minelli e di Legacoop, Attilio Dadda, che hanno partecipato al corteo insieme a tanti cooperatori milanesi e lombardi.
In testa alla manifestazione, 500 parenti delle vittime del crimine, accompagnati dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala e dal fondatore di Libera, don Luigi Ciotti. Dietro lo slogan "È possibile", hanno sfilato sindaci, studenti, esponenti del volontariato, del terzo settore, del sindacato, dell'associazionismo e di tante altre realtà della società civile.
"È fondamentale ricordare tutte le vittime innocenti della violenza criminale mafiosa. È una giornata che noi abbiamo fortemente voluto, ma non dobbiamo neanche dimenticarci che l'80% di questi familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte. Eppure le verità passeggiano per le vie della nostra città, c'è chi ha visto, c'è chi sa" - ha affermato don Luigi Ciotti nel suo intervento.
"Allora è necessario che prendiamo coscienza, in questo nostro Paese, che la presenza criminale mafiosa che ha ucciso tante persone è un problema che non può essere dimenticato. C'è bisogno di una memoria viva - ha proseguito - Questo non è un evento, non è una cerimonia, non è solo un corteo. Noi facciamo in modo che ogni anno ci sia una giornata che ci ricorda le vittime innocenti della violenza mafiosa, ma ogni giorno ci deve essere un impegno da parte di tutti contro il dilagare di questo tipo di fenomeni".
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Casal Di Principe (Caserta), dove ha partecipato al ricordo di Don Peppe Diana, ha ricordato le parole di Giovanni Falcone: "Battere la mafia è possibile. La mafia non è affatto invincibile. E' un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine".