È ormai da molti anni che Demos e la Fondazione Unipolis realizzano questa “ricerca sulla sicurezza”, che, in effetti, “analizza l’in-sicurezza”.
È un’indagine, meglio: una serie di indagini, sulle paure che attraversano la società e generano inquietudine fra i cittadini. In Italia e in alcuni Paesi europei, particolarmente significativi e rappresentativi. D’altra parte, la sicurezza e il suo volto opposto: l’in-sicurezza, sono divenute importanti per il sentimento “personale”, per gli atteggiamenti delle persone e, quindi, per le relazioni fra noi e gli altri.
Ma l’insicurezza e le paure che la generano costituiscono, inoltre, riferimenti sempre più importanti per il sistema politico e per la comunicazione. Perché “la paura fa spettacolo”. Non solo: “lo spettacolo della paura” è divenuto un genere di successo, che garantisce livelli elevati di audience. E per questa ragione alimenta dissenso o, al contrario, consenso. In altri termini: le basi della politica. E dell’anti-politica.
Quest’anno l’Osservatorio di Demos-Fondazione Unipolis ha condotto le sue indagini in Italia e in altri 3 Paesi europei. Anzitutto, due interlocutori storici dell’Italia: Francia e Germania. Inoltre, la Finlandia, membro dell’UE dal 1995.
Lo sguardo delle ricerche ha osservato, come negli anni precedenti, i principali “campi” che generano in-sicurezza. Sul piano globale e nazionale. E si è concentrato su un settore della società particolarmente importante, perché delinea e rappresenta il futuro. Gli adolescenti.