La Regione Lombardia ha approvato gli elementi essenziali dell’iniziativa “Sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare - Edizione dedicata alle filiere della plastica e del tessile” - Azione 2.6.2. del PR FESR Regione Lombardia 2021-2027. La misura intende promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile in coerenza con le indicazioni del vigente Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e degli sviluppi di specifici progetti svolti nell’ambito della programmazione comunitaria sulle tematiche dell’economia circolare, quali il progetto Interreg Europe Plasteco.
Beneficiari
Possono presentare domanda di partecipazione alla misura le piccole e medie imprese che hanno i seguenti requisiti:
- risultano regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese (come risultante da visura camerale);
- presentino progetti in forma singola o in aggregazione; possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che non siano micro, piccole e medie imprese, ma detti soggetti non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi e le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo, ma saranno comunque tenute in considerazione in sede di valutazione del progetto.
- realizzino interventi nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.
L’agevolazione non è concessa:
- ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Reg. (UE) 1407/2013;
- ad imprese che, se risultante da dichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, si trovano in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.
Ulteriori condizioni di ammissibilità dei soggetti beneficiari potranno essere definite nel dispositivo attuativo.
Iniziative ammissibili
Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento nell’ambito delle filiere delle plastiche e del tessile:
- valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
- azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
- azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio; - modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
- modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
- modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
- modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
- progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
- progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.
Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita. Queste fasi possono riguardare sia la singola impresa sia una aggregazione di imprese rendendo possibili azioni di simbiosi industriale. Gli interventi devono essere realizzati nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo.
Il soggetto richiedente dovrà candidare un progetto conforme a tutte le disposizioni di legge previste per l’intervento che intende realizzare.
Gli interventi ammissibili contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi DNSH (Do Not Significant Harm), in particolare per quanto attiene l’uso sostenibile delle risorse e dei rifiuti, e devono rispettare il principio DNSH tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto VAS secondo le modalità che verranno dettagliate nel bando attuativo.
Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:
a) acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta. Le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi.
b) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto;
c) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;
d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione;
e) opere edili-murarie e impiantistiche se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a).
f) spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e) conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.
L’agevolazione è concessa a progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili pari ad almeno 50.000 €.
Contributi
L’agevolazione regionale viene concessa sotto forma di sovvenzione a fondo perduto. L’agevolazione viene concessa ed erogata fino al 50% delle spese ammissibili e fino all’importo massimo che può essere concesso alle imprese nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti de minimis.
L’intensità di finanziamento viene incrementata al 60% se, in fase di rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento dei risultati attesi dichiarati nella valutazione ex ante relativamente agli indicatori previsti dal programma PR FESR e relativa procedura di VAS. Tale superamento deve essere conseguito nella misura almeno del 30%. Le modalità per usufruire di tale aumento del finanziamento saranno dettagliate nei tempi e nei modi nel bando attuativo. In ogni caso, l’agevolazione complessiva viene concessa fino all’importo massimo che può essere concesso nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013.
Procedure e termini
L’assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a graduatoria, secondo le modalità stabilite da apposito bandi in corso di definizione.
Riferimenti normativi
D.g.r. 13 novembre 2023 - n. XII/1326 (BURL Serie Ordinaria n. 47 - Lunedì 20 novembre 2023, pag. 50)