Anche quest'anno l'INAIL ha emanato il Bando ISI per l’erogazione di incentivi economici in favore di imprese che presentino progetti d’intervento e miglioramento delle condizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le risorse complessivamente a disposizione quest’anno, da ripartire come sempre in assi di finanziamento e budget regionali, maggiorati in maniera proporzionale nel caso di quei territori quali Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpiti da eventi alluvionali nel corso del 2023 e del 2024, sono pari a 600 milioni di euro.
Valore più alto rispetto a quello dell’anno 2023 (pari a circa 500 milioni e già significativamente superiore rispetto alle annualità precedenti), e con l’inserimento di alcune novità rispetto ai bandi precedenti anche al fine di favorire una maggiore partecipazione delle PMI e un ammodernamento delle macchine più obsolete.
Detto ciò, resta la procedura dello “sportello on line”, per cui in linea generale risulta confermato il criterio dell’ordine cronologico di presentazione delle domande nonché l’eventuale pre-caricamento on-line delle domande da parte delle imprese interessate.
Tutte le tempistiche della procedura e le relative scadenze saranno pubblicate sul sito www.inail.gov.it entro il 26 febbraio 2025.
Così come viene confermata anche, dati i positivi riscontri avuti relativamente a questo meccanismo sperimentato nell’edizione precedente, la regola di un’ammissione delle domande idonee senza il meccanismo del click-day per quelle istanze riconducibili ad un determinato Asse/regione in cui le risorse economiche complessivamente stanziate risultino sufficienti a soddisfare tutte le richieste di finanziamento in elenco.
Va evidenziato a riguardo che la soglia di ammissibilità dei progetti passa da 120 a 130 punti, con una variazione dei parametri di punteggio che si indirizza per un maggior riconoscimento in favore delle micro e piccole imprese con lavorazioni ad alto rischio, mantenendo la possibilità di raggiungimento del valore minimo anche attraverso le premialità già previste in passato a fronte di una condivisione dei progetti con le parti sociali e con RLS nonché – novità di quest’anno - se sia stato adottato un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) certificato secondo la norma Uni En Iso 45001:2023.
Rimandando per il dettaglio dei budget, degli Avvisi regionali e di tutta la modulistica al sito dell’Istituto, ricordiamo che le risorse sono suddivise su diverse linee di finanziamento, che – altra novità - differiscono in alcuni casi dagli assi previsti in passato, nella logica di favorire gli interventi più frequentemente attivati dalle imprese e in linea con i profili di rischio, maggiormente verificabili in termini di risultati e meno associabili a interminabili contenziosi, soprattutto di natura documentale, con l’Istituto.
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetti ricomprese in 5 assi di finanziamento:
- progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (sub-Asse 1.1.), con una dotazione di 93 milioni;
- progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (sub-Asse 1.2), per i quali sono a disposizione 12 milioni;
- progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (Asse 2) , il cui finanziamento ammonta a 165 milioni;
- progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (Asse 3), sui quali vengono stanziati 150 milioni;
- progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Asse 4), che anche per questa edizione coprono una gamma piuttosto ampia di comparti rappresentativi delle lavorazioni tipiche del made in Italy (tra cui pesca e acquacoltura, produzione di olio di oliva e di derivati del latte, molitura del frumento e di altri cereali, fabbricazione di prodotti in ceramica), con un finanziamento significativamente più alto pari a complessivi 90 milioni di euro;
- progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (Asse 5), per i quali sono confermati 90 milioni di €, suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole (sub-Asse 5.1) e 20 per i giovani agricoltori organizzati anche in forma societaria e cooperativa (sub-Asse 5.2).
Unicamente per i progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (asse 1.1) e limitatamente all’intervento per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone (lettera d), oltre alle imprese iscritte alle CCIAA, possono essere destinatari degli incentivi anche gli Enti del Terzo Settore (soggetti che non possono presentare progetti sugli altri assi).
Tuttavia, preme ricordare, come riportato anche da INAIL, che le cooperative sociali, benché riconosciute d’ufficio come enti del terzo settore, possono accedere al pari di tutte le altre tipologie di imprese a tutti i finanziamenti previsti nell’ambito del bando ISI e non unicamente a quelli attivabili dagli gli ETS considerato l’obbligo per loro di iscrizione al registro delle imprese.
Per ogni progetto che sarà ammesso, il contributo verrà erogato in conto capitale in linea generale fino al 65% delle spese ammissibili sostenute e comunque nel massimo di 130 mila euro e per un minimo di 5 mila euro, limite quest’ultimo tuttavia non applicabile per imprese fino a 50 addetti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
A riguardo, considerata anche la dotazione di risorse a disposizione in significativo aumento rispetto all’anno 2024 va evidenziato che per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (sub-Asse 1.2) il contributo potrà arrivare fino all’80% delle spese ammissibili sostenute.
Rispetto all’Asse 5, dedicato alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, il contributo in conto capitale resta al 65% per il sub-Asse 5.1 e all’80% per il sub-asse 5.2, con limiti minimi e massimi di finanziamento confermati, compresi anche in questo caso tra 5.000 euro e 130 mila euro.
Per tutti gli assi di finanziamento nel caso di acquisto di macchine e/o di trattori agricoli o forestali, le spese ammissibili, anche nel caso di acquisto tramite noleggio con patto d’acquisto, devono essere calcolate, al netto dell’IVA, con riferimento al preventivo da presentare a corredo della domanda e, comunque, nei limiti dell’80% del prezzo di listino per ciascuna macchina o trattore agricolo/forestale richiesto.
Previa presentazione di apposita garanzia fideiussoria c’è la possibilità di richiedere un’anticipazione pari al 50% dell’importo del contributo per progetti con valori complessivi superiori a 30 mila euro, con una possibile anticipazione concedibile – novità - fino al 70% a
sostegno delle micro e piccole imprese destinatarie di finanziamenti riconducibili agli Assi 4 e 5 (senza alcun vincolo di importo minimo dei progetti).
Nel sottolineare l’importanza per le imprese cooperative di mettere in campo interventi preventivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro e rinviando per un’analisi approfondita alle schede di dettaglio predisposte da INAIL relative alle singole tipologie progettuali disponibili, insieme a tutta la documentazione, al link Bando Isi 2024 a titolo esemplificativo nella tabella che segue riportiamo alcune tipologie di intervento ammissibili che permettono alle imprese di cogliere più agevolmente le caratteristiche degli interventi finanziabili, ferma restando la presenza dei requisiti richiesti