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STRUTTURA E PROFILI DEL NON PROFIT

Secondo l'Istat, al 31 dicembre 2022 le istituzioni non profit attive in Italia sono 360.061 e, complessivamente, impiegano 919.431 dipendentiii . Tra il 2021 e il 2022 le istituzioni diminuiscono lievemente (-0,2%) mentre i dipendenti aumentano del 2,9% mantenendo il trend di crescita riscontrato nell’anno precedente

mercoledì 23 ottobre 2024

Nella strategia dei Censimenti permanenti, ogni tre anni l’informazione sul settore non profit viene completata da una rilevazione campionaria che permette di coglierne gli aspetti peculiari e la dinamicità, garantendo sia l’articolazione del quadro informativo di carattere strutturale sia l’analisi in serie storica.

 

Numero delle istituzioni e occupati

Al 31 dicembre 2022 le istituzioni non profit attive in Italia sono 360.061 e, complessivamente, impiegano 919.431 dipendentiii . Tra il 2021 e il 2022 le istituzioni diminuiscono lievemente (-0,2%) mentre i dipendenti aumentano del 2,9% mantenendo il trend di crescita riscontrato nell’anno precedente.

 

Aumenta la concentrazione dei dipendenti 
Nel 2022 l’85,2% delle istituzioni non profit opera senza dipendenti, il 6,1% ne impiega fino a 2 e il 4,8% tra 3 e 9 mentre la quota di istituzioni con almeno 10 dipendenti è pari al 3,9%. Queste ultime, oltre ad impiegare l’87,0% dei dipendenti, sono quelle in cui tale personale è cresciuto di più (+3,2%) rispetto all’anno precedente.

 

Associazioni stabili, fondazioni in aumento e ancora in calo le cooperative sociali

Tra il 2021 e il 2022 la diminuzione delle istituzione non profit ha interessato principalmente le istituzioni con altra forma giuridicav (-2,0%), e le cooperative sociali (-1,6%) il cui numero è in calo dal 2018 (Prospetto 3). Le associazioni sono pressoché stabili (+0,1%) mentre le fondazioni mostrano l’aumento maggiore (+1,7%). L’associazione continua ad essere la forma giuridica che raccoglie la quota maggiore di istituzioni (85,0%), seguono quelle con altra forma giuridica (8,5%), le cooperative sociali (4,1%) e le fondazioni (2,4%). La distribuzione dei dipendenti per forma giuridica è piuttosto eterogenea, con il 53,5% impiegato dalle cooperative sociali e quote che si attestano al 18,6% nelle associazioni e al 15,6% nelle istituzioni non profit con altra forma giuridica. Rispetto al 2021, l’aumento dei dipendenti si attesta intorno al 2,9% per tutte le forme giuridiche.

 

I settori di attività

Il settore dello sport raccoglie il numero di istituzioni non profit più alto (34,0%), seguito da quelli delle attività culturali e artistiche (15,1%), delle attività ricreative e di socializzazione (14,8%), dell’assistenza sociale e protezione civile (9,7%).  La distribuzione del personale dipendente è concentrata in pochi settori quali assistenza sociale e protezione civile (49,0%), istruzione e ricerca (14,5%), sviluppo economico e coesione sociale (11,4%) e sanità (10,8%).

 

Più associazioni di promozione sociale, meno organizzazioni di volontariato e Onlus
Rispetto al 2021, le associazioni di promozione socialei aumentano significativamente (+66,7%) mentre è contenuta la crescita delle imprese sociali(+0,6). Le organizzazioni di volontariato diminuiscono (-3,2%) presumibilmente per effetto dei procedimenti e operazioni di trasmigrazione nel RUNTS. È maggiore la contrazione delle Onlus (-8,3%) che con l’abrogazione del Decreto legislativo istitutivo cessano di esistere o più verosimilmente acquisiscono una nuova qualifica fra quelle previste dalla Riforma del terzo settore.

 

 

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