Studi e ricerche

NATALITÁ e MORTALITÁ DELLE COOPERATIVE

L'Ufficio Studi di Fondosviluppo propone un'analisi dei trend demografici delle imprese cooperative italiane rispetto alle altre forme di impresa.

mercoledì 24 aprile 2024

Al 31 dicembre 2023 le cooperative registrate come attive presso le Camere di Commercio in Italia ammontano a 72.782 unità (più di 12 cooperative attive ogni 10.000 abitanti). Rispetto all’anno precedente lo stock di cooperative attive evidenzia un decremento pari al -3,5% (erano 75.434 le attive a fine 2022).

 

Il 50,9% delle cooperative attive in Italia ha sede legale nel Mezzogiorno. In particolare il 30% è localizzato nelle regioni del Sud (la Campania è la terza regione per numero di cooperative attive in Italia, con 8.646 unità). Il 20,9% ha sede legale nelle due Isole maggiori (la Sicilia, con 11.972 unità, mantiene il primato assoluto per numero di cooperative attive in Italia).

 

Al Centro fa riferimento il 18% del totale delle cooperative attive in Italia (il Lazio è la quarta regione italiana per numero di cooperative, con 7.715 unità attive). Il 18,2% è localizzato al Nord-Ovest (la Lombardia è la seconda regione per numero di cooperative, con 9.302 unità attive). Infine, al Nord-Est fa riferimento il restante 12,8% del totale.
 

Lo stock di cooperative attive nel 2023 si riduce, rispetto al 2022, in tutte le regioni. Le diminuzioni più consistenti si segnalano nel Lazio con il -6,8%, che precede, nell’ordine, l’Abruzzo con il -6,3% e il Piemonte con il -5,4%.  Le diminuzioni più contenute si registrano, invece, in Sicilia con il -1,1% che precede, nell’ordine, la Campania con il -1,2% e il Trentino-Alto Adige con il -1,3%.

 

Nel 2023 il tasso di crescita delle cooperative consolida il posizionamento in territorio negativo. Si attesta al -0,7%, (era pari al -0,8% nel 2022 e al -0,6% sia nel 2021 sia nel 2020). Per il sesto anno consecutivo si segnala un tasso negativo tra le cooperative, a fronte, di un tasso sempre positivo tra le altre imprese.

 

Nel periodo 2009-2017, invece, il tasso di crescita delle cooperative è stato sempre positivo e sempre più sostenuto rispetto a quello registrato dalle altre imprese italiane. Nel  complesso il tasso di crescita dell’imprenditoria italiana ha registrato un «rimbalzo post Covid» nel corso del 2021 (+1,4%, rispetto al +0,3% del 2020) e un riallineamento verso il basso sia nel 2022 sia nel 2023, pur mantenendosi su valori sempre positivi (+0,8% nel 2022 e +0,7% nel 2023).

 

Nel complesso il numero di cooperative iscritte presso le Camere di Commercio in Italia nel 2023 è pari a 1.940 unità, contro le 2.133 del 2022. Rispetto all’anno precedente le nuove iscrizioni alle Camere di Commercio sono diminuite di 193 unità (-9%) e sono calate di 5.979 unità rispetto al 2010 (-75,5%), anno che registra il numero più alto di nuove iscritte nel periodo 2009-2023 (7.919 unità. Si segnala che, tra il 2009 e il 2014, il numero di nuove iscritte non è mai sceso sotto le 7.500 unità).

 

Il calo della natalità cooperativa, rilevata negli ultimi sei anni, è stato anche determinato dall’effetto spiazzamento combinato della normativa che ha previsto l’abolizione della figura dell’amministratore unico di cooperativa (misura introdotta per contrastare la nascita di «false cooperative») e dalle normative che hanno previsto e disciplinato altre tipologie societarie e modelli d’impresa, in particolare le s.r.l. semplificate, le imprese sociali e le società benefit in forma di società di capitali.

 

Nel periodo 2018-2023, tra le cooperative è aumentato il saldo negativo tra le nuove iscrizioni e le cessazioni (al netto di quelle d’ufficio), con il saldo assoluto negativo più consistente raggiunto nel 2022. Tra il totale delle imprese, invece, si segnala, nello stesso periodo, un saldo sempre positivo, con il saldo assoluto positivo più elevato raggiunto nel 2021, anno in cui si registra anche il numero più basso di cessazioni.

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