Studi e ricerche

EUROPEAN SOCIAL SURVEY

L'indagine European Social Survey analizza le opinioni e gli atteggiamenti su nuove tecnologie, benessere, lavoro, apprendimento, salute, immigrazione.

 

giovedì 26 ottobre 2023

La European Social Survey (Ess) è un’indagine statistica che mette a confronto trenta Paesi (sia membri dell’Unione europea che extra UE), attraverso una raccolta dati (Round) che si svolge ogni due anni. La ricerca è stata curata dal gruppo di lavoro costituito dall’Inapp per la realizzazione del decimo Round della European Social Survey.

 

Nel volume vengono analizzate e comparate a livello internazionale le opinioni degli italiani e delle persone residenti negli altri Paesi partecipanti all’indagine su varie tematiche quali: nuove tecnologie, benessere, lavoro, apprendimento, salute, immigrazione.

 

L’Italia si posiziona al di sotto della media Ess per quasi tutti gli indicatori, ad eccezione di quelli relativi al benessere che vertono sui bisogni psicologici dell’individuo, vale a dire autonomia e relazionalità, che sembrano contribuire al benessere degli italiani più che negli altri Paesi partecipanti all’indagine.  Inoltre, nel nostro Paese, gli indicatori più elevati di Life Satisfaction (ma anche di Trust) si riscontrano prevalentemente nel profilo del maschio, giovane, con istruzione terziaria, occupato e residente nel Nord-Est. Infine, si evidenzia come a livello medio in Italia, il benessere sociale sia supportato anche da un buon grado di percezione di sicurezza personale.

 

Passando all’analisi del tempo di permanenza nei sistemi di istruzione e formazione e del giudizio sullo stato attuale di questi ultimi, emergono situazioni molto differenziate nelle varie aree geografiche. In generale, il Rapporto evidenzia in tutti i Paesi una valutazione di media adeguatezza dei sistemi con delle punte di eccellenza riscontrate nell’area del Nord Europa. Per quanto riguarda l’Italia, la permanenza nei sistemi di istruzione e formazione risulta tra quelle più basse (insieme a Lituania, Polonia, Svizzera e Croazia) e lontana da Irlanda, Islanda, Regno Unito, Paesi Bassi e Norvegia.

 

Quanto al giudizio sullo stato del sistema educativo, l’Italia ha una posizione centrale, considerato che solo 14 italiani su 100 valutano il sistema nazionale molto positivamente, a fronte di un italiano su quattro che esprime un giudizio negativo. La ricerca, inoltre, affronta il tema della percezione da parte dei cittadini della propria condizione di salute e del sistema sanitario nazionale. In questo caso gli italiani, nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione, giudicano abbastanza positivo il proprio stato di salute con punte che arrivano a definirlo buono o ottimo, superando così la media osservata nei Paesi Ess.

 

Infine, riguardo il fenomeno dell’immigrazione, la survey restituisce un quadro nel quale alcune aree geografiche, soprattutto del Nord Europa, esprimono un atteggiamento mediamente più aperto verso i migranti al contrario degli Stati dell’Europa orientale che fanno registrare maggiori livelli di ostilità. L’Italia si avvicina maggiormente ai Paesi più chiusi anche se è possibile individuare, all’interno della nostra popolazione, i tratti dei cittadini più accoglienti che sono solitamente persone con titolo di studio elevato, giovani, studenti e quanti esprimono maggiore soddisfazione per lo stato dell’economia, il funzionamento della democrazia e l’operato del governo.

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