Il sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport rappresenta, tutela e assiste, al 31 dicembre 2022, un tessuto imprenditoriale costituito da 1.097 enti aderenti di cui 959 dichiarati attivi. I soci delle cooperative aderenti attive ammontano a 104.761 unità. Gli occupati, a vario titolo, sono 20.659 unità. Il fatturato aggregato realizzato dagli enti aderenti attivi ammonta a quasi 1,1 miliardi di Euro.
Confcooperative Cultura Turismo Sport associa cooperative che operano in vari ambiti, tutti legati, a diverso titolo, al mondo della cultura e alle attività del tempo libero. Si tratta di un insieme molto ampio e diversificato di realtà imprenditoriali che presentano caratteristiche comuni e punti di contatto, ma anche aspetti specifici per ciascuna tipologia di attività.
Al fine di rendere l’azione della Federazione più efficace, le cooperative sono state organizzate in sei settori, ciascuno dei quali è coordinato da un apposito Comitato. A livello settoriale 332 enti, il 34,6% del totale degli enti aderenti attivi, operano nei servizi culturali e turistici; 141 enti, il 14,7% del totale, operano nel settore della comunicazione ed informazione; 132 enti, il 13,8% del totale, operano nel settore scolastico; 123 enti, il 12,8% del totale, operano nel settore turistico; 117 enti, il 12,2% del totale, operano nel settore dello spettacolo; 114 enti, l’11,9% del totale, operano, infine, nel settore sportivo.
Le cooperative operanti nel settore dei servizi culturali e turistici rappresentano il 63,7% del fatturato aggregato prodotto dal sistema nel suo complesso (quasi 1,1 miliardi di euro). In termini di patrimonializzazione, invece, il peso maggioritario fa riferimento alle cooperative operanti nel settore turistico, con il 28,6% della patrimonializzazione aggregata prodotta dal sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport nel suo complesso (oltre 210 milioni di euro).
In termini di capitale investito, le cooperative operanti nel settore dei servizi culturali e turistici rappresentano il 38,5% del capitale investito aggregato prodotto dal sistema nel suo complesso (692 milioni di euro). In termini di capitale sociale, invece, il peso maggioritario fa riferimento alle cooperative operanti nel settore sportivo, con il 31,8% del capitale sociale aggregato prodotto dal sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport nel suo complesso (oltre 42 milioni di euro).
Il peso occupazionale
Per quanto riguarda il peso occupazionale, le cooperative operanti nel settore dello spettacolo rappresentano, con l’insieme delle maestranze, il 47,3% del totale dell’occupazione generata dalle aderenti attive (gli occupati totali superano le 20 mila unità). In particolare gli addetti occupati a vario titolo nell’ambito del settore del teatro, delle altre attività di spettacolo dal vivo, del cinema, della produzione audiovisiva e nella fornitura di servizi tecnici allo spettacolo sono 9.772. Il restante 52,7% del totale degli occupati è ripartito tra le cooperative operanti nei servizi culturali e turistici con il 21,5% (4.442 addetti), le cooperative operanti nel settore scolastico con il 16,2% (3.347 addetti), le cooperative operanti nel settore della comunicazione ed informazione con il 5,8% (1.193 addetti), le cooperative operanti nel settore turistico con il 5% (1.033 addetti) e, infine, le cooperative del settore sportivo con il 4,2% (868 addetti).
l valore della produzione
Dalle verifiche empiriche sull’evoluzione dei principali indicatori economici e patrimoniali relativi alle cooperative aderenti a Confcooperative Cultura Turismo Sport nel periodo 2019-2022 (serie storica omogenea - bilanci relativi agli esercizi sociali 2019-2020-2021-2022), ad eccezione dei settori della comunicazione ed informazione e di quello sportivo, si rileva un sostenuto recupero del valore della produzione nel 2022 rispetto ai valori pre-pandemia. Rispetto al 2021 si registrano incrementi del valore della produzione, superiori al dato medio del sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport (+46,8%), tra le cooperative dello spettacolo (+58,8%), tra le cooperative del settore turistico (+56,9%) e tra quelle dei servizi culturali e turistici (+56,2%). Si tratta dei settori che hanno registrato le performance peggiori negli anni della pandemia, i cui effetti negativi si sono evidenziati non solo nel 2020 (l’anno del lockdown) ma anche nel 2021. La risalita del valore della produzione nel 2022, sostenuta sia dalla ripresa delle attività dopo la pandemia da Covid-19 sia dall’aumento dei prezzi finali di vendita trova riflesso, in molti ambiti, in fatturati superiori a quelli dei livelli pre-pandemici.
I costi operativi
Rispetto al 2019, nel 2022 si segnala, in tutti i settori, tranne in quello della comunicazione ed informazione e in quello sportivo, una crescita sostenuta dei costi operativi (l’insieme dei costi per materie prime e consumo, dei costi per servizi, dei costi per godimento di beni di terzi e dei costi per il personale), pari al +18,2%. Nel periodo 2019-2022 i costi operativi sono tuttavia aumentati in modo eterogeneo nelle diverse tipologie cooperative. In particolare l’aumento dei costi operativi viene segnalato in misura superiore al dato medio solo tra le cooperative di servizi culturali e turistici (+23,1%). Nel 2022, rispetto al precedente anno, i costi operativi sono aumentati oltre il dato medio (+46,5%) nelle cooperative dello spettacolo (+65,5%), nelle cooperative dei servizi culturali e turistici (+55,8%) e in quelle del settore turistico (+52,1%). Di fatto, l’incremento dei costi operativi segue l’andamento del fatturato e trova riflesso sia nella ripresa della filiera turistica, culturale e dell’intrattenimento, dopo la battuta d’arresto generata dalla pandemia da Covid-19 non solo nel 2020 ma anche nel 2021, sia nel generalizzato aumento della dinamica inflativa rilevata nel 2022.
Il capitale investito
Con riferimento al capitale investito nel sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport si segnala, nel 2022, una crescita del +7% rispetto al 2021. Incrementi superiori al dato medio si rilevano tra le cooperative dei servizi culturali e turistici e quelle spettacolo, che registrano un incremento del capitale investito rispettivamente pari al +13,5% e al +7,4%. Nel complesso, dal 2019 al 2022, il sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport registra una crescita del capitale investito del +14,4%. Incrementi superiori al dato medio si segnalano tra le cooperative del settore turistico e tra quelle dei servizi culturali e turistici con variazioni del capitale investito rispettivamente pari al +15,8% e al +21,6%. Di fatto, la ripartenza della filiera turistica e culturale, più evidente sul fronte del fatturato solo nel 2022, trova riflesso in una risalita del capitale investito già nel 2021, dopo la riduzione generalizzata della attività, soprattutto nell’ambito dei servizi culturali e turistici durante il 2020 e, in particolare nel cosiddetto periodo del lockdown per pandemia da Covid-19.
La produttività
Sul lato della «produttività» si segnalano dinamiche diverse tra i singoli settori che trovano riflesso anche nelle differenti caratteristiche strutturali tra i settori stessi che compongono la Federazione. Nel complesso nel 2022 il rapporto tra valore aggiunto e costi del personale, «un indicatore implicito della produttività», si attesta nel sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport al 116,5%, in lieve diminuzione rispetto al dato rilevato nel 2021 (pari al 117,6%). Nell’ultimo anno in alcuni ambiti operativi si rileva un accelerazione dei costi del personale superiore a quella del valore aggiunto. Nel complesso l’indicatore implicito della produttività diminuisce all’aumentare del peso del fattore lavoro nelle cooperative. Nel periodo 2019-2022 la «produttività» del sistema Confcooperative Cultura Turismo Sport è aumentata di +4,5 punti percentuali. In particolare, si rilevano variazioni maggiori rispetto al valore medio tra le cooperative del settore turistico e in quelle dei servizi culturali e turistici (+10 punti percentuali per entrambi i settori).
La sostenibilità economico-finanziaria
Con riferimento al livello di «sostenibilità economico-finanziaria» delle aderenti attive, si registrano significative differenze su base settoriale. Nel complesso dalle risultanze dell’analisi sulle PMI aderenti attive che rientrano tra quelle potenzialmente ammissibili alle garanzie del Fondo Centrale di Garanzia, si rileva una quota maggiore di imprese in quinta fascia di merito creditizio («default») nel settore sportivo (con il 2% del totale) e in quello della comunicazione ed informazione (con l’1,5% del totale). Per quanto riguarda, invece, la prima fascia di merito creditizio («sicura»), le aderenti del settore scolastico registrano la quota più alta (con il 28% del totale), mentre quelle dello spettacolo segnalano la quota più bassa (con il 5,1%). Nell’insieme tra le PMI attive aderenti alla Federazione, l’1% del totale si colloca in quinta fascia di merito creditizio («default»), il 15,2% si colloca in quarta fascia («rischiosa»), il 33,3% si posiziona in terza fascia («vulnerabile»), il 39,5% si colloca in seconda fascia («solvibile») e, infine, l’11% si colloca in prima fascia («sicura»).