A gennaio 2025, si contano più di 132.000 Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al RUNTS, con circa 39.000 nuove entità. Le imprese sociali create dopo la riforma superano le 5.000 (dato aggiornato alla fine del 2023), mentre si registrano 339 Enti filantropici e 54 Reti Associative riconosciute. Oltre 58.000 ETS beneficiano del 5x1000, una misura utilizzata da 17,5 milioni di contribuenti. Parallelamente, i corsi di laurea, master e perfezionamento dedicati al Terzo Settore hanno visto un incremento significativo. L'Economia Sociale (ES) comprende circa 54.000 enti e imprese sociali, impiegando 1,2 milioni di persone.
Tuttavia, il settore si trova ad affrontare alcune urgenze. In primo luogo, l'attesa per l'autorizzazione europea sui nuovi regimi fiscali degli ETS e sulla finanza sociale ha causato una perdita di 161 milioni di euro per gli ETS. In secondo luogo, il 5x1000 presenta delle criticità: nel 2023, il superamento del tetto del fondo ha comportato una riduzione di 28 milioni di euro per gli ETS beneficiari. Si sottolinea quindi l'importanza di una campagna promozionale per incentivare l'utilizzo del 5x1000.
Per il 2025, si attendono importanti sviluppi. Un'area di particolare interesse è quella degli enti sportivi dilettantistici, per i quali si auspica un coordinamento più efficace tra la riforma dello sport e quella del Terzo Settore. Attualmente, solo una piccola percentuale delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) è iscritta al RUNTS.
Una proposta emersa è quella di considerare le ASD come “ETS di diritto”, in linea con il riconoscimento costituzionale del valore educativo e sociale dello sport. Un'altra area di attenzione è il volontariato d’impresa, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare il volontariato di competenza, creando un collegamento tra il mondo profit e non profit.
Guardando al futuro, si delineano alcune prospettive per rafforzare il settore. Tra queste, spiccano le misure premiali per le erogazioni liberali, con la proposta di aumentare le aliquote di detrazione per le donazioni agli ETS, superando le limitazioni esistenti per i redditi più alti.
Un altro aspetto fondamentale è il sostegno alle Reti Associative e ai Centri di Servizio per il Volontariato, attraverso risorse pubbliche e private, per affrontare il ricambio generazionale e attrarre nuovi volontari. Infine, il Governo italiano prevede di adottare un Piano d’azione per l’economia sociale, in linea con le raccomandazioni europee, con un orizzonte temporale fino al 2035.
In conclusione, il rapporto evidenzia come, nonostante i progressi compiuti, il percorso di riforma del Terzo Settore sia ancora in corso, richiedendo un impegno costante per affrontare le sfide e cogliere le opportunità future.