Studi e ricerche

120.000 GLI ENTI ISCRITTI AL RUNTS

Il registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) è ormai il riferimento per circa 120 mila enti (dato aggiornato al 31 dicembre 2023), e il trend di crescita non si arresta, tanto che a fine aprile erano già 126 mila.

giovedì 20 giugno 2024

Alla fine del 2023 il registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) annoverava circa 120 mila enti iscritti, con un trend di costante crescita. Di questi, 25mila sono nuovi iscritti, a cui si sommano le nuove imprese sociali.

 

Sono questi alcuni dei dati del primo rapporto sul registro unico nazionale del Terzo settore a cura dell’Osservatorio del Runts, promosso dal Ministero del Lavoro e da Unioncamere. L’analisi dell’Osservatorio, curata del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, esamina la configurazione del Runts, strumento istituito nel 2021 dal Ministero del Lavoro con il supporto tecnico di InfoCamere.

 

Dei 120mila enti registrati nel Runts sono in netta prevalenza le associazioni di promozione sociale (oltre 52mila, pari al 43,7%), seguite dalle organizzazioni di volontariato (circa 37mila, pari al 30,7%) e dalle imprese sociali (quasi 24 mila, pari al 19,9%). Complessivamente, quindi, queste tre tipologie di enti del Terzo settore (Ets) rappresentano il 94,3% del totale degli enti registrati. 

 

Dal registro risultano più di 2,5 milioni i volontari che prestano la propria opera negli Ets, la maggior parte dei quali operanti nelle Odv (65,5%, corrispondenti a quasi un milione e settecentomila unità) e nelle Aps (23,9%, oltre 600mila unità). A questi si aggiungono quasi 55 mila lavoratori, concentrati per il 43,3% nelle Odv, 27,5% nelle Aps e 26,4% negli altri enti, mentre nelle imprese sociali si stima ci siano quasi 470mila lavoratori.

 

Gli enti iscritti al Runts con sede il Lombardia risultavano essere a fine 2023 oltre 16.000, pari al 13,4% del totale nazionale.

 

Oltre un quarto degli enti opera in “attività ricreative e di socializzazione” (26,5%). Altri ambiti particolarmente rappresentativi sono “assistenza sociale e protezione civile” (23,2%) “attività culturali e artistiche” (19,8%) e “Sanità” (13,1%).

 

Per quanto riguarda le imprese sociali i principali settori di operatività sono “assistenza sociale e protezione civile” (48,7%), “sviluppo economico e coesione sociale” (30,7%) e “istruzione e ricerca” (10,1%).

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