Due incontri speciali all’Istituto Comprensivo III “De Amicis” di Lissone, scuola secondaria di I grado, organizzati in collaborazione con META, che ha coinvolto gli studenti in percorsi di educazione civica e sensibilizzazione, focalizzato sul comprendere e accogliere la diversità.
Gli incontri hanno visto la partecipazione attiva delle classi terze accompagnate dai loro insegnanti e guidate da un team di esperti di META, inclusi il coordinatore dell’Area Migranti Sergio Resnati, la Case Manager Marianna Ciacio, e un ospite molto speciale, Sulayman, un Minore Straniero Non Accompagnato (MSNA).
La prima giornata si è aperta con un brainstorming, durante il quale gli studenti hanno esplorato i loro pensieri e preconcetti sul concetto di “migrante” o “straniero”. Questo momento iniziale ha posto le basi per un dialogo aperto e costruttivo.
Successivamente, sono stati presentati diversi video divulgativi che hanno offerto spunti per discussioni sulle tematiche delle migrazioni e degli stereotipi associati. Gli studenti hanno approfondito argomenti quali la libertà di movimento, il sogno europeo, il costo umano e finanziario del viaggio migratorio, i rischi del percorso e l’esperienza nei centri di accoglienza italiani. Il momento più toccante dell’incontro è stato senza dubbio la testimonianza di Sulayman. La sua storia personale, raccontata con sincerità e coraggio, ha emozionato studenti e insegnanti, diventando un potente veicolo di empatia e comprensione.
Al termine dell’incontro, gli studenti hanno avuto l’opportunità di rielaborare quanto appreso attraverso attività di riflessione e feedback anonimo. Questa fase si è rivelata fondamentale per consolidare il percorso educativo e per misurare l’impatto dell’evento.
La riflessione finale si è concentrata sull’importanza di incontri come questi per promuovere una società basata sull’ascolto, la comprensione reciproca e la crescita nella diversità. Gli studenti sono stati invitati a riflettere su come possono essere attori attivi nella costruzione di un mondo più accogliente e inclusivo, a partire dalle loro azioni quotidiane.
L’iniziativa ha dimostrato con forza l’importanza dell’educazione all’ascolto delle storie di vita diverse dalle proprie come strumento per formare cittadini consapevoli e sensibili alle tematiche sociali, pronti ad accogliere e valorizzare la ricchezza che ogni cultura e storia personale porta nella nostra comunità. Un piccolo passo verso un mondo in cui la diversità è vista non come una minaccia, ma come un’opportunità per arricchire il nostro tessuto sociale e culturale.