Il nuovo negozio della sartoria solidale Taivè è stato inaugurato ufficialmente il 6 dicembre scorso, con le vetrine che affacciano in piazza San Materno 18 (angolo via Accademia), nel quartiere Casoretto.
Nato nel 2009 su iniziativa di Caritas Ambrosiana, Taivè è un modello virtuoso di sartoria sociale, che promuove l’inclusione lavorativa e sociale di donne in situazioni di fragilità. Il progetto è è gestito in collaborazione con la cooperativa sociale Vesti Solidale, appartenente al Consorzio Farsi Prossimo, attiva dal 1998 sui fronti ambientale e dell'inserimento lavorativo di persone fragili.
Il nuovo negozio, aperto al pubblico dal martedì al sabato (ore 10-13 e 15-19), offre una gamma di prodotti unici, realizzati a partire da scarti tessili. Accessori per l’abbigliamento e articoli per la casa, ma anche i consolidati servizi di riparazione sartoriale: Taivè unisce creatività, sostenibilità e funzionalità, assemblando colori e materiali con gusto e design originali. E soprattutto cucendo insieme formidabili storie di integrazione sociale al femminile.
Per potenziare ulteriormente l’iniziativa, Taivè aprirà presto anche un laboratorio attrezzato, in via Uruguay 37, dedicato alla produzione degli articoli che saranno poi venduti in piazza San Materno.
«I nuovi spazi aperti da Taivè – ha sostenuto Matteo Lovatti, presidente della cooperativa sociale Vesti solidale – consentiranno di ampliare l’offerta, raggiungere una maggiore sostenibilità economica e coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Il progetto ne guadagnerà in efficacia e solidità, e consentirà di sviluppare nuovi contratti di lavoro stabili e duraturi».
«Il progetto ha messo radici profonde nel quartiere, anche grazie al sostegno delle parrocchie locali, oltre a produrre frutti tangibili nella vita di tante donne – ha sottolineato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana –. È una grande soddisfazione, per noi, constatare che parabole individuali di inclusione sociale diventano patrimonio collettivo di una comunità».
Dalla sua nascita, Taivè è stato molto più di una semplice sartoria: è un luogo di formazione e crescita personale. In 15 anni, ha coinvolto 45 donne provenienti da oltre 20 paesi del mondo, fornendo loro competenze professionali e strumenti per una reale integrazione sociale e lavorativa. Attualmente vi lavorano 6 donne, coadiuvate da un’operatrice e una sarta volontaria.