La Meridiana ha scelto il 20 proprio perché 20 è il numero chiave che descrive la nuova struttura della Cooperativa.
Infatti, sono 20 i posti letti, inseriti in dieci camere con ogni confort e progettate per favorire una serena ospitalità. Altrettanto 20 i giorni minimi di ricovero temporaneo e infine 20 i reparti di tutte le strutture socio sanitarie de La Meridiana.
“Da oggi il ventaglio dei servizi della nostra cooperativa – ha affermato Fulvio Sanvito direttore de La Meridiana – si arricchisce di una nuova struttura in grado di rispondere al bisogno fortemente sentito di assistere gli anziani nelle fasi in cui necessitano in urgenza di maggiori cure per perdita temporanea delle autonomie e di sollevare, così, sia le famiglie sia le strutture ospedaliere.”
Il taglio del nastro è avvenuto lo scorso 4 maggio alla presenza dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, del Sindaco di Monza Paolo Pilotto e di don Sergio Didonè Presidente dell’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo.
Presente la direzione della Cooperativa La Meridiana, alcuni operatori, i medici e gli infermieri della nuova struttura. Presenti anche tanti amici e alcuni dei donatori che hanno sostenuto i progetti e che hanno accompagnato la storia di questa impresa sociale.
Ma per quale motivo è nata Residenza 20?
“Uno dei momenti più critici nella vita di un anziano – ha ricordato Roberto Mauri Presidente della Cooperativa La Meridiana - è legato all’improvvisa perdita, anche parziale, dell’autonomia. Una frattura, un ricovero ospedaliero prolungato, un evento non gestibile temporaneamente al domicilio, impongono improvvisamente all’anziano ed alla sua rete familiare di modificare tutto il setting di cura con la necessità di coinvolgere sia personale socio-sanitario, sia attrezzature ed ausili indispensabili in modo che l’anziano possa proseguire una vita autonoma. In molti casi, non sapendo cosa fare, ci si rivolge al Pronto Soccorso, spesso senza risposte appropriate in quanto la risposta sanitaria non sempre è sufficiente a risolvere la situazione. In realtà servirebbe un’attenta analisi sulle risorse ancora disponibili per promuovere e supportare la permanenza al domicilio evitando un ricovero definitivo precoce in RSA.”
Proprio per offrire una risposta adeguata a queste problematiche, La Cooperativa Meridiana e l’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo, proprietaria dell’immobile, hanno ristrutturato gli spazi dell’ex Centro Diurno Integrato San Pietro (oggi trasferito nell’area de Il Paese Ritrovato), per garantire quella risposta temporanea, in media di 20/30 giorni, tempo necessario per ricostruire un progetto di vita sostenibile per l’anziano.
La struttura è di 770 mq dotata di dieci stanze a due letti, spazi di vita comune interni ed esterni, ambulatorio, palestra e servizi generali, in grado di accogliere adeguatamente venti anziani ed i loro familiari.
Don Sergio Didonè ha sottolineato la continuità della missione dell’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo con quella de La Meridiana affermando: “all’inizio del secolo i progetti dell’Istituto San Vincenzo erano rivolti prevalentemente ai ragazzi fragili. Oggi La Meridiana risponde con competenza ed efficacia all’esigenze delle persone anziane e delle loro famiglie.”
Il Sindaco Paolo Pilotto ha portato “il saluto della città e il suo ringraziamento per quanto ha fatto e sta facendo La Meridiana.”
Infine l’Arcivescovo Mario Delpini ha sottolineato che la comunità ha bisogno di visionari. Persone in grado di farsi un’idea sugli scenari futuri. Di persone creative e competenti capaci di progettare, trovare risorse e realizzare progetti concreti che rispondano alle diverse necessità dei cittadini e del territorio.”