Dal mese di ottobre è operativa la nuova sede della cooperativa "Millemani" di Bernareggio, che ha aperto i battenti in via dell’Artigianato, all’interno di un grande capannone. Qui sono riprese le numerose attività della cooperativa che attualmente offre opportunità di lavoro a oltre 50 persone con disabilità psicofisica.
All'inaugurazione è intervenuto il parroco don Stefano Strada che ha ricordato come "qui non c’è solo lavoro, ma anche attenzione e cura verso le persone".
Il Presidente di Millemani, Raffaele Sperati, ha sottolineato: "Non siamo qui per una celebrazione, ma per esprimere la nostra gratitudine verso tutti coloro che hanno reso possibile il nostro percorso fino a questo momento. Grazie ai nostri partner commerciali, senza i quali non saremmo arrivati a questo punto: parliamo di aziende che hanno creduto in noi non solo per le competenze professionali, ma anche per il loro autentico impegno verso la responsabilità sociale".
La cooperativa "Millemani" è nata nel 1991 con l'obiettivo di inserire nel mondo del lavoro persone con disabilità, emarginate o in situazione di svantaggio sociale. La nuova sede rappresenta una opportunità per concretizzare i nuovi progetti dela cooperativa. Un nuovo spazio di lavoro, moderno e sicuro. Un progettto, ha sottolineato in Presidente Sperati, impegnativo sotto tutti i punti di vista.
Diverse sono le attività realizzate all’interno del nuovo capannone. Recentemente alle storiche si sono aggiunte anche quelle digitali grazie alla realizzazione di postazioni informatiche all’avanguardia, seguendo dunque quelle sono le nuove esigenze delle aziende partner del progetto di inclusione sociale e lavorativa.
"Oggi qui vengono accolte persone che vedono concretizzata la propria vita professionale - ha aggiunto la direttrice Serrani - Servono davvero “mille mani” per portare avanti questo progetto e senza queste persone tutto ciò non sarebbe possibile. Le difficoltà ci sono state e ci saranno, ma vedervi qui oggi mi rincuora, perché abbiamo la consapevolezza che “Millemani” non è e non sarà mai sola nell’accettare e affrontare nuove sfide".
* Ripreso da articolo pubblicato su "prima Monza"