RImettere al centro il benessere psicofisico delle persone, i loro desideri, le relazioni, provando a lavorare insieme, di nuovo all'aperto dopo due anni di confinamento a causa della pandemia è l'obiettivo del nuovo progetto della cooperativa Sant'Agostino di Pavia, per offrire alle persone con disturbo dello spettro autistico e persone con disabilità intellettiva e/o relazionale un'opportunità di superare le conseguenze della fase pandemica.
L'idea di fondo è quella di organizzare un laboratorio occupazionale in contesti naturali capaci di generare e rigenerare abilità, competenze e un nuova percezione di sé e dell’ambiente naturale. Un laboratorio di coltivazione di un lavandeto e orto frutteto per lo sviluppo di competenze motorie, cognitive emotive e per il rinforzo delle autonomie individuali e sociali. Un laboratorio dove potersi divertire, dove imparare a fare ma prima di tutto a essere, con sé stessi , con gli altri e con la natura, dove sentirsi partecipi di uno sviluppo sostenibile e dove educarsi al rispetto dell’ ambiente.
L'aspetto coinvolgente del progetto è la possibilità offerta ai “ragazzi” coinvolti di prendersi cura di un essere vivente, vederlo crescere e trasformarsi in altro. “Ragazzi“ abituati a dover dipendere da altri attraverso questo progetto saranno in grado di seguire da vicino un essere vivente che dipenderà dalle loro cure.
Il fatto che il progetto sia dedicato Gianni, un loro compagno di viaggio morto qualche settimana fa, è un modo per farlo ritornare alla vita attraverso la vita stessa di queste piante.
E se le lacrime di tutti sono salate, i sorrisi possono avere il profumo della lavanda.