Un incontro toccante, in cui il Papa ha rivolto parole importanti di riconoscimento agli operatori delle squadre dei Custodi: persone che hanno alle spalle una storia di fragilità, incoraggiandoli a prendersi cura non solo della città ma anche dei più deboli che la abitano.
“Sono tante oggi le persone ai margini, scartate, dimenticate in una società sempre più efficientista e spietata: i poveri, i migranti, gli anziani e i disabili soli, gli ammalati cronici. Vi raccomando, nel vostro lavoro di riqualificazione di tanti luoghi lasciati all’incuria e al degrado, di mantenere sempre come obiettivo primario la custodia delle persone che vi abitano e che li frequentano. Solo così restituirete il creato alla sua bellezza” - ha detto Papa Francesco durante l'incontro che si è tenuto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
E ancora: “Io vi incoraggio, come cooperatori, al grande disegno del Creatore, a non stancarvi di trasformare il brutto in bello, il degrado in opportunità, il disordine in armonia”.
Al termine dell'incontro, è Papa Francesco è stato donato un libro fotografico che ritrae i Custodi nelle loro attività, insieme a una pettorina simbolo del loro impegno nelle città.
Il progetto Custodi del Bello si rivolge a persone in difficoltà economica, over 50 senza lavoro, persone in carico ai servizi sociali che si prendono cura di strade, piazze, parchi, giardini e beni comuni. Attraverso una formazione e la partecipazione a squadre di lavoro, acquisiscono competenze utili per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Custodi del Bello oggi è un progetto nazionale attivo, oltre che a Milano dove è nato, anche a Roma, Firenze, Brescia, Savona, Finale Ligure, Matera, Caltanissetta, Bari, Bitonto, Biella e Cagliari grazie alla collaborazione con Consorzio Communitas, Caritas Italiana e Fondazione Con il Sud.
Consorzio Farsi Prossimo gestisce il progetto a Milano attraverso le sue cooperative di inserimento lavorativo Sammamet, Detto Fatto e Vesti Solidale, e il supporto educativo degli operatori delle coop Sociosfera, Intrecci e Farsi Prossimo, che si occupano invece dell’avviamento al lavoro e di intercettare eventuali segnali di disagio o difficoltà, raccordandosi con i servizi sociali.
Il progetto si fonda sulla collaborazione tra Terzo settore, ente pubblico e aziende private: ci sono squadre direttamente finanziate dal Comune di Milano e altre da privati (Fondazione BPM, Fondazione Cariplo, Redo Sgr, Dils e RealStep).