A Cernusco sul Naviglio si lavora ad una Comunità Energetica tra vari soggetti del Terzo Settore: Quattro cooperative e una fondazione, questi i cinque soci che hanno dato il via formale al percorso che porterà alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile nel territorio di Cernusco sul Naviglio.
La cittadina in riva al Naviglio Martesana è da sempre territorio ricco di esperienze cooperative. E proprio nel mondo cooperativo è nato il progetto di un CER che avesse una governance cooperativa e i cui soggetti fondatori provenissero tutti dal Terzo Settore. Con queste premesse, si sono ritrovati ieri, nella sede provinciale di Confcooperative Milano e dei Navigli, i rappresentanti di due cooperative sociali – Cascina Biblioteca e Comin – della Fondazione Asilo Suor Sorre e di due imprese cooperative storiche della comunità cernuschese, la Lombarda di Consumo e l’edificatrice Constantes.
Con il supporto tecnico e legale di Confcooperative e la progettazione proposta da Insula Net – cooperativa di lavoro impresa sociale che ha apportato la giusta expertise per la promozione e la costituzione di una Comunità Energetica – è stato firmato l’accordo di partenariato che porterà alla costituzione della prima Comunità Energetica Rinnovabile dell’area milanese completamente pensata e realizzata in forma cooperativa.
La strada è lunga e irta di ostacoli, la normativa italiana è ancora parecchio lacunosa ma il progetto è chiaro: la futura CER è promossa dalle quattro cooperative e dalla fondazione ma avrà la porta aperta alla partecipazione di altri soci, sia singoli cittadini o famiglie sia imprese, associazioni o entità giuridiche di vario tipo.
Al momento, la previsione è di costruire quattro impianti fotovoltaici per la produzione e la condivisione di energia, tutti realizzati da un altro soggetto del Terzo Settore, la cooperativa Demo Energia di Cantù, che cura progetti di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso l’installazione di pannelli e altre attività legate al fotovoltaico.
A regime, il totale degli impianti avrà tra i 300 e i 400 kilowatt di picco produttivo. Ma l’orizzonte della CER è di vent’anni, perché questo è il periodo previsto dalla normativa per l’erogazione degli incentivi, ragion per cui gli impianti fotovoltaici potranno crescere di numero e produrre ancora più energia sfruttando i raggi del sole.
Nell’arco del periodo (20 anni), il beneficio per la rete elettrica nazionale sarà di circa 7 milioni di kilowatt prodotti e immessi in rete, totalmente a km zero. I costi sono stimati in circa 650.000 € + IVA e prevedono la realizzazione, la manutenzione, gli interessi e le varie assicurazioni che sono richieste da un investimento di tal fatta. Dall’altra parte, attraverso la vendita di energia al gestore nazionale e il calcolo degli incentivi che questo andrà ad erogare alle CER, la futura Comunità Energetica di Cernusco sul Naviglio potrà avere ricavi per circa 1 milione e 400 mila euro.
Vuol dire, più di 700mila euro di utile, che potrà essere reinvestito dalla CER (soggetto non profit per legge) in bollette più leggere per i propri soci, in aiuti economici per le famiglie in povertà energetica, in progetti vari di sostenibilità ambientale, sociale o economica.
Ad esempio, colonnine per ricarica elettrica, installazione di lampade pubbliche e private a Led, progetti di formazione all’educazione ambientale e ai consumi consapevoli, nuove attività di assistenza o di inserimento lavorativo nel territorio di Cernusco, supporto alle famiglie più povere per fare la spesa o sostenere un affitto calmierato presso le cooperative partners del progetto.
Varie progettualità che potranno essere pensate e messe in campo grazie alla condivisione dell’energia e alla valorizzazione che verrà data a questo comportamento virtuoso. Varie idee a beneficio della comunità che già da oggi inizia a pensare ad un futuro più sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale.