Tra i 15 e i 25 anni si attraversa spesso una fase della vita caratterizzata da una sensazione di "disorientamento e confusione". È una stagione in cui prevalgono dubbi e interrogativi cruciali sul futuro, come la scelta della scuola o dell'università, la ricerca del lavoro, o l'incertezza su cosa fare della propria vita.
Questa fase è densa di decisioni importanti, "turning point", e intense emozioni, a cui si aggiungono le "pressioni e le aspettative" di genitori, familiari, insegnanti e amici. Si avverte un senso di smarrimento, si ha la sensazione di "girare a vuoto", di restare indietro o fuori, temendo spesso di fare la scelta sbagliata. Questo stato può essere descritto come un vero e proprio "caos emotivo" o "caos esistenziale".
Per dare voce e far percepire questa condizione, è nata un'iniziativa unica nel suo genere nel territorio del Rhodense: il Tunnel del Caos Esistenziale.
Cos'è il Tunnel del Caos Esistenziale?
Il Tunnel è un'esperienza immersiva e inedita di pochi minuti. Si tratta di un'installazione fisica, descritta come un gazebo completamente nero di tre metri per sei, progettato per isolare chi vi entra dall'esterno. All'interno, tramite l'uso di cuffie, i partecipanti ascoltano tracce audio contenenti affermazioni e domande spesso percepite come "scomode e invadenti". Queste voci rappresentano le pressioni e le aspettative provenienti dal mondo esterno (famiglia, scuola, gruppo dei pari), che talvolta tendono a "sovrascrivere" le esperienze di vita delle giovani generazioni.
I giovani che hanno attraversato il Tunnel hanno riconosciuto in quelle voci "voci che avevano già sentito" nella loro vita quotidiana, ritrovandosi in situazioni che vivono "un po' tutti i giorni". È un'esperienza intensa, che può far riaffiorare cose rimosse o a cui non si presta più attenzione.
Obiettivi: Ascoltarsi e Sentire i Giovani
L'esperienza del Tunnel del Caos Esistenziale persegue molteplici obiettivi:
* Offrire ai giovani l'opportunità di ascoltare e ascoltarsi, "ritrovando" un pezzo della propria esperienza.
* Permettere di riconoscere i propri "nodi", le proprie fatiche, ma soprattutto le proprie potenzialità.
* Far percepire in modo tangibile la condizione di disorientamento e confusione che i giovani possono sperimentare.
* Essere un'occasione per gli adulti per "sentire quello che sentono i giovani" e, forse, ricordare come si sentivano alla stessa età.
* Far capire ai ragazzi che attraversano il Tunnel che non sono soli a sentirsi nel caos e che in fondo è normale provare queste sensazioni.
* Vivere questa fase non solo come smarrimento, ma anche come una condizione "generativa" che può consentire di inventarsi e progettare la propria vita.
Un Lavoro di Rete
Il Tunnel del Caos Esistenziale è l'esito di una straordinaria sperimentazione sul territorio del Rhodense, pensata per e con i giovani. L'idea nasce da un prezioso lavoro di ascolto e mappatura dei bisogni della popolazione giovanile, in particolare di coloro che rientrano nella definizione di NEET (Not in Education, Employment or Training).
Questo lavoro è stato condotto per oltre un anno da SERCOP - Azienda Speciale Servizi alla Persona del Rhodense, l'azienda speciale consortile creata dai nove comuni del Rhodense. Sercop ha guidato la co-progettazione dell'iniziativa in collaborazione con una rete di cooperative sociali e associazioni del territorio.
Il Tunnel fa parte del progetto "Rhompi il ghiaccio": nell'ambito di questo progetto, è stata realizzata una ricerca che ha previsto interviste nei luoghi informali frequentati dai ragazzi (bar, centri sportivi, spazi musicali). Questa ricerca, durata alcuni mesi, ha permesso di individuare luoghi di incontro e comprendere le difficoltà del mondo adulto nel riconoscere i segnali di potenziale disagio giovanile.
Il Ruolo Fondamentale delle Cooperative Coinvolte
La realizzazione del Tunnel è il frutto della sinergia tra diverse realtà del Terzo Settore del Rhodense:
- La Fucina Cooperativa Sociale ONLUS**: ha fatto parte della sperimentazione ed è da sempre attenta all'ascolto dei giovani, sperimentando nuovi modi di fare educazione.
- Stripes Coop, Serena Società Cooperativa Sociale, A&I, Codici, e l'Associazione Barabba’s Clown hanno attivamente partecipato alla co-progettazione del Tunnel insieme a Sercop e LaFucina.
Dal Tunnel alla Scena Teatrale
L'esperienza del Tunnel non si è limitata all'installazione immersiva. Dieci giovani attori e attrici della scuola di recitazione del Teatro dell’Armadillo hanno attraversato il Tunnel individualmente e successivamente hanno elaborato l'esperienza in gruppo. Da questo percorso è nato lo spettacolo teatrale "Caos – percorsi, incursioni e performance dal pianeta giovani".
Lo spettacolo, andato in scena a fine marzo 2024, è un'esposizione di "quadri emotivi" vissuti personalmente dagli attori, esplorando le condizioni emotive e i punti di crisi vissuti dopo l'esperienza del Tunnel. Questa trasposizione teatrale è un'ulteriore occasione per comprendere e dare voce al disorientamento giovanile, trasformando l'esperienza del Tunnel in un racconto collettivo che coinvolge il pubblico.