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UN'ECONOMIA ATTRATTIVA CHE SI IRROBUSTISCE

Lo scorso 30 settembre, la Camera di Commercio di Pavia, nell'ambito della Giornata dell'Ecnomia, ha presentato il Rapporto sull'economia provinciale "L'andamento dell'economia di Pavia nel 2022-2023".

mercoledì 2 ottobre 2024

La provincia di Pavia registra nel 2022 un valore aggiunto complessivo di quasi 13.085 mln di €, contribuendo per il 3,4% al valore aggiunto
lombardo e allo 0,7% di quello nazionale. In termini di variazione percentuale, Pavia nel 2022 ha registrato una crescita consistente (+5,7%) rispetto al 2021, appena al di sotto dell’andamento regionale (+6,0%) e del Nord-Ovest (+6,1%) (Italia +6,9%). La variazione percentuale rispetto al 2019 si attesta per la provincia al +5,1%, segnando un complessivo recupero di quanto perso nel 2020.

 

La provincia di Pavia registra nel 2022 un valore aggiunto complessivo di 6.415 mln di € nel settore degli altri servizi, e 3.049 mln di € nel settore dell’industria in senso stretto, pesando rispettivamente per il 3,8 e il 3,4% sugli stessi settori della regione. Interessante notare come il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca pesi per l’8,4% del valore aggiunto regionale e per il 5,2% di quello dell’area del Nord-Ovest. In termini di variazione percentuale, Pavia nel 2022 ha registrato una crescita consistente in tutti i settori, in particolare per quello delle
costruzioni (+13,3% rispetto al 2021).

 

La provincia di Pavia registra nel 2022 un valore aggiunto complessivo di quasi 13.085 mln di €, contribuendo per il 3,4% al valore aggiunto lombardo e allo 0,7% di quello nazionale. In termini di variazione percentuale, Pavia nel 2022 ha registrato una crescita consistente (+5,7%) rispetto al 2021, appena al di sotto dell’andamento regionale (+6,0%) e del Nord-Ovest (+6,1%) (Italia +6,9%). La variazione percentuale rispetto al 2019 si attesta per la provincia al +5,1%, segnando un complessivo recupero di quanto perso nel 2020.

 

La provincia di Pavia registra nel 2022 un reddito disponibile lordo pro-capite delle famiglie consumatrici superiore ai 20 mila €, registrando un valore indice inferiore rispetto all’Italia di 5 p.p. In termini di variazione % nel 2022 si nota un trend di crescita di Pavia, superiore a quello osservato per la Lombardia, il Nord-Ovest e l’Italia, sia rispetto al 2019 che al 2021. Il 2022 registra una intensità di crescita piuttosto marcata. Il reddito lordo delle famiglie consumatrici si attesta per Pavia sui 10.717 migliaia di €, per lo più dato dai redditi da lavoro dipendente.

 

Pavia nel 2023 conta un totale di 45.059 imprese registrate; la provincia contribuisce alle imprese lombarde per quasi il 5% e per lo 0,8% a livello nazionale. Le imprese attive sono 39.750, e mantengono la stessa incidenza delle registrate tra Lombardia, Nord-Ovest e Italia. Complessivamente il saldo tra iscrizioni e cessazioni della provincia è negativo nel 2023 (-33), in linea con quanto succede a livello nazionale e di area geografica. Il 21,9% è costituito da attività operanti nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, seguite da una quota del 18,8% di imprese impegnate nel settore delle costruzioni, dal 14% delle imprese agricole e poco meno del 10% sono impegnate nel manifatturiero.

 

Oltre l’88% delle imprese registrate pavesi è in attività, quasi il 7% risulta invece inattivo. Il 3,7% delle 45.059 imprese registrate di Pavia è in liquidazione o scioglimento, mentre l’1% si configura in procedure concorsuali. In termini di variazione % tra il 2022 e il 2023, Pavia ha evidenziato una lieve flessione delle registrate (pari allo 0,1%), in linea con l’andamento regionale e dell’area geografica. Le imprese attive della provincia hanno subito una leggera flessione(-0,2%), in controtendenza rispetto alla Lombardia che invece cresce dello 0,2%.

 

Gli occupati di Pavia nel 2023 sono oltre 236 mila unità, composti per oltre il 56% da uomini (133,2 mila persone) e il restante 44% da donne, contando poco oltre le 103 mila unità. Il tasso di occupazione a Pavia nel 2023 è del 67,8%, in crescita rispetto al dato del 2022 (66,8%); andamento in linea con il trend della Lombardia, del Nord-Ovest e con l’andamento nazionale. Osservando invece le differenze di genere, si nota un tasso di occupazione più elevato per gli uomini che per le donne a tutti i livelli geografici. In crescita l’occupazione sia femminile che maschile nel 2023 rispetto al tasso del 2022.

 

Il totale delle forze di lavoro tra i 15 e i 89 anni di età corrisponde a quasi 248 mila unità in provincia di Pavia, dato in leggera crescita rispetto al 2022. L’andamento generale è per lo più determinato da una crescita consistente delle forze di lavoro femminili (+1,3%); in contro tendenza invece l’andamento degli uomini che segna una variazione negativa (-1%). Osservando il tasso di attività si nota una sostanziale stabilità nel 2023 per Pavia; Lombardia e Italia rivelano una crescita del tasso. Le donne presentano un tasso di attività inferiore rispetto a quello degli uomini per tutti i livelli geografici di interesse.

 

Il numero delle persone in cerca di occupazione a Pavia nel 2023 corrisponde a 11,5 mila unità. Dato che registra un calo significativo rispetto al 2022 (con un variazione che raggiunge quasi il -25%). Trend che risulta essere in linea con l’andamento della regione Lombardia, del Nord-Ovest e dell’Italia. L’incidenza di Pavia delle persone in cerca di occupazione sulla Lombardia è del 6,1%, mentre dello 0,6% rispetto all’Italia. Osservando la distribuzione per genere, sono più le donne ad essere in cerca di occupazione. Il tasso di disoccupazione al 2023 è al 4,8%, di poco superiore al dato lombardo (4,1%) e comunque inferiore al tasso italiano (7,8). Il tasso di disoccupazione femminile è più marcato rispetto a quello maschile a tutti i livelli geografici.

 

Nel 2023 prosegue l'andamento positivo della domanda di lavoro programmata dalle imprese (+3% rispetto al 2022). Un miglioramento in sintonia con i principali indicatori del mercato del lavoro Istat. Alla crescita della domanda di lavoro si affianca però una maggiore difficoltà delle imprese nel reperire i profili desiderati, che nel 2023 interessa il 50,7% delle entrate programmate. I settori in cui si prevedono maggiori entrate sono i servizi alle persone (24,4%), il turismo (12,5%) e il commercio (11,3%). I profili professionali più richiesti riguardano gli addetti nelle attività di ristorazione (10,6%), gli addetti alla segreteria e agli affari generali (8,3%).

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