Domanda e offerta di lavoro faticano ad incontrarsi, così una dozzina di Comuni di Lomellina e Pavese ha deciso i fare rete, in collaborazione con la Diocesi di Vigevano e associazioni che si occupano di lavoro.
Lo scorso 29 marzo a Dorno, comune capofila del progetto, è stato rinnovato il Protocollo Sportello Lavoro che si svilupperà nei prossimi 3 anni. L'obiettivo è avviare un processo virtuoso di cui sopra tutto i giovani possano esserne i primi beneficiari.
Lo Sportello Lavoro si propone di promuovere servizi rivolti ad imprese e cittadini: un complesso di attività che vanno dall’informazione all’orientamento per chi cerca lavoro, alla creazione di un network di aziende, per arrivare alla consulenza per l’autoimprenditorialità. I primi passi saranno quelli organizzativi con la realizzazione di spazi di incontro messi a disposizione dai vari Comuni aderenti al progetto.
"Questo - ha detto Francesco Perotti, sindaco di Dorno - è un sodalizio che va nella direzione di offrire formazione professionale e favorire l'incontro tra domanda e offerta costruendo opportunità lavorative. Può essere identificato come un insieme aperto di organizzazioni che si sono attivate per un libero incontro, di volontaria e diffusa partecipazione, per discutere della complessa problematica del lavoro. Vogliamo dare risposte alle numerose richieste di occupazione, per accompagnare nella ricerca di soluzioni persone con situazioni di vita disagiata".
Promosso dall'ufficio per i problemi sociali e del lavoro della Diocesi di Vigevano, il "Tavolo lavoro 1° Maggio" ha visto riunirsi il referente dell'ufficio diocesano, don Andrea Padovan, 12 comuni, associazioni che fungeranno da braccio operativo, Acli, Fondazione Enaip Vigevano, Asso-Promoter, Associazione Oltremare, Confcooperative Milano e dei Navigli, Confartigianato-Impresa Lomellina.