Nel mondo odierno, la digitalizzazione è diventata un mantra, una promessa di efficienza, innovazione e crescita. Tuttavia, quando si tratta del Terzo Settore, spesso i discorsi sulla trasformazione digitale rimangono a un livello superficiale. La genesi del progetto di ricerca di Italia non profit nasce proprio da questa constatazione: la necessità di andare oltre le parole e comprendere realmente come gli enti non profit stiano affrontando questa sfida epocale.
Il progetto ha preso vita con l'obiettivo di sondare e raccogliere dati aggiornati sull'uso degli strumenti digitali nel Terzo Settore italiano. L'ispirazione è stata quella di colmare un vuoto informativo, offrendo un quadro dettagliato e puntuale delle pratiche digitali all'interno di questo importante settore. I dati raccolti dovrebbero diventare un driver di crescita, offrendo insights preziosi agli enti non profit per migliorare la loro efficacia e impatto.
Italia non profit ha voluto approfondire come gli enti si organizzano, quali difficoltà incontrano e a che punto sono nel loro percorso di digitalizzazione. Il nostro intento è stato quello di andare oltre la superficie, per capire davvero come la tecnologia venga integrata nelle operazioni quotidiane di queste organizzazioni. Questa indagine è nata dalla necessità di rispondere alla domanda: "A che punto siamo?" La risposta ci permetterà di identificare le aree di miglioramento e le opportunità di sviluppo.
Il dato che emerge è che la digitalizzazione del Terzo Settore è ancora bassa ma in crescita: più di sei enti su dieci riconoscono di non essere ancora pienamente digitalizzati (66,2%) ma sono consapevoli di essere in un percorso di crescita e miglioramento (52,7%). Negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Gli enti hanno premuto l’acceleratore sulla trasformazione digitale ma ciò che manca è una direzione, un approccio strategico chiaro e definito.
Ma quali sono gli ostacoli incontrati? La mancanza di fondi e competenze sono i principali ostacoli alla digitalizzazione degli enti. Colpisce tuttavia il fatto che più di un terzo degli enti (36,8%) rilevi la presenza di altre sfide percepite come prioritarie. La necessità di trasformare cultura e politiche interne (30,5%) e la mancanza di leadership (6,1%) suggeriscono inoltre quanto sia rilevante l’impegno e l’apertura dei vertici e dell'organizzazione in generale per portare risultati concreti alla digitalizzazione.
Solo una minoranza degli enti (33,1%) ha beneficiato di un aiuto concreto da parte di soggetti esterni. Tra le differenti forme di supporto sperimentate alcuni enti non profit hanno ricevuto finanziamenti (12,2%), oppure partecipato a iniziative di formazione o di capacity building (13,9%), oppure ancora ricevuto strumenti tecnologici sotto forma di donazione di beni materiali (7,0%).