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OSS E ASSISTENTI INFERMIERI

La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 3 ottobre u.s. ha sancito due Accordi: il primo riguarda la revisione del profilo dell’operatore sociosanitario e, il secondo, l’istituzione del profilo professionale di Assistente infermiere.

mercoledì 23 ottobre 2024

Kla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 3 ottobre u.s. ha sancito:

  • “Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la revisione del profilo dell’operatore sociosanitario istituito con Accordo sancito il 22 febbraio 2001;
  • “Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano concernente l’istituzione del profilo professionale di Assistente infermiere

 

I suddetti Accordi, da leggersi in un’ottica di continuità tra gli stessi, rappresentano un’evoluzione di rilievo rispetto alle figure titolate ad operare nell’ambito dei servizi sanitari e sociosanitari, nonché socioassistenziali.

 

 

A tal riguardo Confcooperative Sanità, a fronte della nuova architettura finalizzata al rafforzamento della sanità territoriale prevista dal combinato disposto PNRR/Decreto n.77/2022, aveva espresso nelle interlocuzioni con le Istituzioni e le Professioni la necessità di una figura, evolutiva in relazione al profilo dell’OSS da impiegarsi nei diversi setting dell’assistenza primaria.

 

L’Accordo che in esame ha istituito il profilo di assistente infermiere va nella direzione auspicata,seppur con alcuni elementi di incertezza che solo la declinazione concreta potrà sciogliere. Esso consente, tuttavia, un cauto ottimismo circa la possibilità che la nuova figura, nel medio periodo, permetterà di rafforzare gli organici delle cooperative sociosanitarie, con un contingente di personale qualificato atto a sostenere i servizi domiciliari, residenziali e diurni.

 

La Federazione aveva anche segnalato l’opportunità di prevedere esplicitamente una formazione mirata per l'assistenza domiciliare; elemento che non trova riscontro nel provvedimento ma che potrebbe essere recuperata nell’ambito del percorso di tirocinio dell’assistente infermiere in quanto esso consente fino a tre esperienze o, nel caso dell’OSS, nelle 150 ore di tirocinio sanitario obbligatorio.

 

Un aspetto assolutamente cruciale è invece rappresentato dalla tempestività di adozione, dopo il DPCM di recepimento, da parte delle singole amministrazioni regionali. Sarà dunque impegno della Federazione nazionale e delle articolazioniregionali di Confcooperative monitorare l’iter di applicazione dell’accordo nelle diverse regioni e svolgere tutte le azioni utili a supportarne la rapida implementazione.

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