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LA SALUTE NELLE CITTÁ METROPOLITANE

L'Istat pubblica un report sulle condizioni di salute e l'offerta sanitaria nelle città metropolitane.

giovedì 20 giugno 2024

Questo lavoro dell'ISTAT propone un’analisi comparata spazio-temporale fra città metropolitane e rispettive articolazioni territoriali tesa a rappresentare scenari di salute della popolazione e caratteristiche dell’offerta sanitaria. Attraverso una selezione di temi e indicatori, viene
descritta l’offerta ospedaliera in termini di posti letto e il ricorso all’ospedalizzazione, con particolare riferimento ad alcune gravi patologie.

 

Viene analizzato inoltre lo stato di salute della popolazione attraverso lo studio della mortalità evitabile nelle sue componenti, prevenibile e trattabile, e la mortalità per alcune cause. I dati sono prevalentemente riferiti ai trienni 2007-2009 e 2017-2019 nonché agli anni 2020 e 2021, per cogliere gli effetti e le ricadute della pandemia da Covid-19 sul contesto sanitario e di salute nei territori considerati.


Ecco una sintesi dei principali risultati emersi dall'indagine:

  • Italia: 1.051 strutture di ricovero (pubbliche e private accreditate) con 230.992 posti letto (ordinari e in day hospital); 3,9 per 1.000 abitanti al 1° gennaio 2021. I posti letto sono concentrati nei comuni capoluogo di città metropolitana: 7,2 ogni 1.000 abitanti contro 1,9 nei comuni di prima cintura urbana e 2,1 in quelli di seconda cintura.
  • Maggior ricorso all’ospedalizzazione 0-74 anni per tumore (regime ordinario e diurno) per i residenti nei comuni capoluogo (10,3 ogni 1.000) rispetto ai territori sub urbani (9,9 ogni 1.000 nella prima cintura e 9,7 nella seconda) e rispetto ai valori italiani (9,8 per 1.000).
  • Le dimissioni per tumore variano anche in ragione del genere: nel 2021 e nel triennio 2017-2019 il rapporto di mascolinità è inferiore a 100 nei comuni capoluogo e nelle cinture urbane di primo e secondo livello, indicando una prevalenza sistematica delle dimissioni femminili.
  •  Sempre nel 2021, i comuni capoluogo presentano un tasso di dimissioni ospedaliere 0-74 anni per malattie del sistema cardiocircolatorio (regime ordinario e diurno) di 8,4 ogni 1.000 abitanti (8,5 per 1.000 a livello Italia).
  • L’analisi per genere, nei ricoveri per malattie cardiocircolatorie 0-74 anni, rivela importanti differenziazioni: nell’insieme delle città metropolitane le dimissioni maschili sono oltre il doppio di quelle femminili. Nei capoluoghi di Venezia e Milano il divario è particolarmente marcato: i ricoveri maschili sono circa tre volte quelli femminili.
  • Nei comuni capoluogo, nel 2021, le dimissioni ospedaliere 0-74 anni per malattie dell’apparato respiratorio (regime ordinario e diurno) per 1.000 residenti, registrano tassi di ricovero maggiori delle altre aree sub metropolitane: 7,3 dimissioni ogni 1.000 abitanti (6,8 a livello Italia); in testa i comuni di Bologna (8,4 ogni 1.000) e di Roma (8,2 ogni 1.000).
  • Anche per le malattie dell’apparato respiratorio è rilevante il divario di genere: nel 2021 il tasso di ospedalizzazione degli uomini 0-74 anni è 8,7 ogni 1.000 residenti e quello delle donne della stessa fascia di età è 5,2 ogni 1.000.
  • Nelle città metropolitane i decessi evitabili (ovvero i decessi che avvengono nella fascia di età 0-74 che potrebbero essere evitati o ridotti in quanto riconducibili a cause di morte contrastabili con un’adeguata e accessibile assistenza sanitaria, con la diffusione di stili di vita più salutari e con la riduzione dei fattori di rischio ambientali), nel 2021, sono circa 20 ogni 10mila abitanti (19,2 a livello Italia) con un incremento del 16,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019.
  • Il trend della mortalità evitabile nelle città metropolitane è determinato prevalentemente dalla crescita della componente prevenibile che si attesta a circa 13 decessi ogni 10mila nel 2021 e nel 2020 (12,8 a livello Italia). Da segnalare che la crescita della mortalità prevenibile è dovuta in gran parte ai decessi causati da Covid-19, pari a 3,5 nel 2021 e 3,3 nel 2020 ogni 10mila abitanti.
  • Nel complesso delle città metropolitane nel 2021 i decessi maschili sono 26,8 ogni 10mila (in Italia 25,5) e quelli femminili 14,7 (in Italia 13,4 Italia) con un rapporto di mascolinità 182.
  • Rispetto al triennio pre-pandemico, nelle città metropolitane, si osserva la progressiva riduzione della mortalità 0-74 anni causata da malattie del sistema circolatorio (-5,2%).
  • Nel 2021, la mortalità 0-74 anni per malattie del sistema respiratorio, nell’insieme delle città metropolitane è di 1,2 ogni 10mila abitanti (1,1 in Italia). 
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