La Legge n. 162 del 05 novembre 2021 (in vigore dal 03 dicembre 2021) sulla parità salariale in parziale integrazione del Codice delle Pari Opportunità, ha introdotto un’importante novità per le aziende italiane più virtuose: si tratta della Certificazione di parità di genere, rilasciata a tutte quelle aziende che, investendo sulla propria cultura organizzativa, si sono uniformate ai valori della parità, della diversità e dell’inclusione al fine di eliminare (o quantomeno ridurre) i bias di genere.
La novità introdotta all’interno del Codice delle Pari Opportunità si è resa necessaria in adeguamento agli standard europei previsti in tema di uguaglianza uomo-donna in ambito lavorativo, inoltre, la stessa si pone in linea di continuità con la Missione 5 (Inclusione e Coesione) prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Infatti, con l’adozione del PNRR sono stati stanziati fondi per un totale di dieci milioni di euro da destinarsi alla copertura dei costi di certificazione e dei servizi di assistenza tecnica. Per la valutazione delle misure adottate dalle aziende il DPCM – Dipartimento per la famiglia e le pari opportunità del 29 aprile 2022, in recepimento della prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 del 16 marzo 2022, ha individuato dei parametri minimi per l’ottenimento della Certificazione.
Questi parametri vengono misurati in base a degli indicatori, chiamati KPI (Key Performance Indicator) ai quali viene attribuito un punteggio percentuale il cui totale corrisponde al 100%. Per avere diritto alla certificazione, l’azienda deve raggiungere almeno il 60% del punteggio massimo.
Al pari di altre certificazioni, anche la Certificazione di parità viene rilasciata da organismi competenti e imparziali secondo quanto previsto dalla prassi di riferimento (UNI/PdR 125:2022).
QUALI SONO I VANTAGGI?
Il sistema di certificazione è certamente un sistema premiale volto ad incentivare le aziende all’adozione di politiche sempre più paritarie ed inclusive. Nello specifico, gli incentivi previsti sono:
- Sgravio dei contributi previdenziali per il datore di lavoro nel limite di 50 milioni di euro;
- Riconoscimento di un punteggio premiale ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti da parte di autorità titolari di Fondi europei, nazionali e regionali;
- Diminuzione del 30% della garanzia prevista per la partecipazione alle procedure di gara oltre alla possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici, di istituire sistemi premiali legati al possesso della certificazione di genere.
Ne parliamo il 21 marzo, dalle 12.00 alle 13.00, nel webinar organizzato nell'ambito di Spazio Coop.
Il webinar è gratuiti. E' necessaria l'iscrizione