Ogni anno, il Dipartimento delle Politiche Antidroga del Consiglio dei ministri pubblica la Relazione al Parlamento sulle Tossicodipendenze, offrendo una panoramica completa sul fenomeno delle dipendenze in Italia. Dianova ha analizzato i dati emersi dal rapporto 2025, che si riferiscono all'anno 2024, evidenziando diverse tendenze cruciali e la necessità di interventi mirati.
Tendenze e Consumi di Sostanze: Un Quadro Preoccupante
- La cocaina/crack emerge come una delle sostanze con il maggiore impatto sanitario e sociale, essendo responsabile del 35% dei decessi droga-correlati, del 30% dei ricoveri ospedalieri e presente nel 48% dei casi di intossicazioni acute letali. È anche la sostanza che genera la maggior richiesta di trattamento tra i nuovi utenti (45% uomini e 39% donne).
- La cannabis rimane la sostanza illegale più diffusa in Italia, con circa 52 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti secondo l'analisi delle acque reflue.
- Nel 2024 si è registrato un aumento dei decessi per droga (231, rispetto ai 227 del 2023) e dei ricoveri ospedalieri droga-correlati, che hanno raggiunto i 29.693 (+13%).
- Gli accessi al Pronto Soccorso droga-correlati sono diminuiti (-2,5%), attestandosi a 8.378 casi, di cui il 38% attribuibile all'uso di cocaina. Il 67% di questi accessi ha riguardato uomini tra i 25 e i 44 anni.
Il Mercato delle Sostanze e i Costi Sociali
La spesa della popolazione italiana per l'acquisto di sostanze stupefacenti nel 2024 ha toccato i 17,2 miliardi di euro, quasi un miliardo in più rispetto all'anno precedente. La cannabis e i suoi derivati rappresentano il 38% di questa spesa, seguiti dalla cocaina con il 28%. Nel corso del 2024, il Sistema Nazionale di Allerta Rapida per le Droghe ha identificato ben 79 nuove sostanze psicoattive mai rilevate prima nel nostro paese.
La Rete dei Servizi e l'Utente che Invecchia
- I Servizi per le Dipendenze (SerD e SMI) hanno assistito 134.443 persone nel 2024, un aumento del 2,7% rispetto al 2023. L'età media degli utenti è di 43 anni, e l'85% è di genere maschile.
- Si conferma un progressivo invecchiamento dell'utenza: nel 2024, il 63% degli utenti ha tra i 30 e i 54 anni, e il 23% ha più di 54 anni. Questa dinamica è un segnale della persistente difficoltà di intercettare precocemente i giovani con problemi di dipendenza.
- Nei servizi del Privato Sociale, 23.977 persone erano in carico nel 2024, con un calo dell'8% rispetto al 2023. Anche qui, l'83% è di genere maschile e il 48% ha più di 40 anni, confermando l'invecchiamento della popolazione assistita.
- Nelle carceri italiane, a fine 2024, si contavano 19.755 detenuti tossicodipendenti, 4.263 in più rispetto al 2023, di cui il 96% di genere maschile.
Le Dipendenze Tra i Giovani: Dati allarmanti dalla Ricerca ESPAD
La ricerca ESPAD, che indaga il consumo di sostanze e i comportamenti a rischio tra gli studenti di 15-19 anni, rivela dati preoccupanti:
- Circa 970.000 giovani (37%) hanno utilizzato sostanze illegali nel corso della loro vita.
- La cannabis è la sostanza più utilizzata, con 520.000 studenti che l'hanno consumata nell'ultimo anno e 67.000 (2,7%) che dichiarano di usarla più di 20 volte al mese.
- Un fenomeno in forte crescita è il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica: da 440.000 studenti nel 2023 a 510.000 nel 2024 che ne hanno fatto uso almeno una volta nella vita. Le ragazze presentano un consumo doppio rispetto ai ragazzi, con una diffusione quasi triplicata per gli psicofarmaci per il controllo del peso.
- Binge drinking: quasi 760.000 giovani (31%) hanno praticato il binge drinking almeno una volta negli ultimi 30 giorni.
- Aumenta l'utilizzo di prodotti a base di nicotina: circa 700.000 studenti (14-17 anni) hanno usato almeno un prodotto (sigarette tradizionali, a tabacco riscaldato, e-cig). Nel 2024 si registra la percentuale più alta di sempre per l'uso di sigarette elettroniche, con il 62% che consuma due o più prodotti contemporaneamente.
Nuove Dipendenze e Comportamenti a Rischio
- Circa 320.000 studenti (13%) hanno un utilizzo di internet considerato a rischio.
- 1 milione e 160.000 giovani (47%) sono stati vittime di cyberbullismo, un dato in aumento rispetto al 2023.
- Il gaming a rischio coinvolge 410.000 studenti (17%).
- Il fenomeno degli Hikikomori (ritiro sociale volontario) coinvolge oltre 48.000 studenti (2%) che si sono isolati per più di 6 mesi.
- Il gioco d'azzardo tra i giovani mostra una crescita costante, con 1 milione e 530.000 studenti che hanno giocato d'azzardo almeno una volta nella vita nel 2024.
Le Riflessioni di Dianova: Disuguaglianze e Urgenza di Innovazione
Dianova sottolinea diverse criticità e propone linee d'azione:
- Disuguaglianze di genere: nonostantel'affermazione che in Italia una persona su tre con problemi di dipendenza sia donna, l'85% delle persone in carico ai servizi è maschile. Ciò evidenzia la necessità di interventi mirati per le donne, capaci di considerare le specificità di genere e superare ostacoli come stigma e vulnerabilità economica. Dianova ha avviato il progetto “Oltre le dipendenze, verso nuove direzioni” per offrire percorsi terapeutici personalizzati per le donne.
- Mancanza di prevenzione strutturata: nel 2024 sono stati realizzati 328 progetti di prevenzione nelle scuole, ma questo copre meno del 5% degli istituti scolastici italiani, confermando una mancanza di visione strutturata e continuativa. È fondamentale investire in prevenzione sistemica, che coinvolga attivamente studenti, famiglie e il territorio.
- Importanza del benessere familiare: la Relazione evidenzia un legame diretto tra relazioni familiari positive e una minore incidenza di comportamenti a rischio tra i ragazzi. Dianova promuove progetti come “Insieme cresciamo: essere genitori senza libretto di istruzioni” per rafforzare le competenze genitoriali.
- Revisione del modello di intervento: l'attuale sistema è troppo tarato su un'utenza adulta e fatica a intercettare precocemente i giovani, necessitando di una revisione profonda di logiche, priorità e strumenti.
- Novità normative: l'Atto di Intesa Stato-Regioni del 2024 definisce nuovi criteri di sicurezza e qualità per le comunità terapeutiche, con l'obiettivo di armonizzare gli standard e valorizzare il loro ruolo riabilitativo e sociale. La speranza è che queste linee guida si traducano in azioni efficaci per garantire risposte più accessibili, vicine e personalizzate.
In conclusione, i dati del 2024 evidenziano scenari nuovi e complessi che richiedono un sistema di servizi attrezzato per offrire risposte accessibili, vicine e personalizzate ai bisogni reali delle persone.