Il report offre dati sia quantitativi che qualitativi che evidenziano l’importanza dell’economia sociale nell’Unione Europea, utilizzando informazioni disponibili a livello nazionale in 27 Paesi.
Lo studio ha esaminato oltre 4,3 milioni di entità attive nell’economia sociale, comprese più di 246.000 imprese sociali e oltre 11,5 milioni di persone che lavorano in questo settore.
In Italia, l’analisi delle diverse fonti Istat (ASIA – imprese, ASIA – agricoltura, Censimento permanente delle istituzioni non profit) e di fonti amministrative (come il RUNTS) ha permesso di individuare oltre 406 mila entità rientranti nel perimetro dell’economia sociale, che impiegano oltre 1,5 milioni di lavoratori, tra cui più di 875 mila donne, e coinvolgono più di 4,6 milioni di volontari.
Lo studio evidenzia anche il contributo dell’economia sociale nei settori tradizionali ed emergenti, analizzando anche l’impatto del Covid-19 e il potenziale ancora inespresso, influenzato dalle differenze normative tra i vari paesi