L’Osservatorio monitora lo stato e l’evoluzione dell’offerta e della domanda di finanza per il Terzo settore. L’indagine si è focalizzata su tre temi cruciali dell’imprenditorialità sociale: rapporto con le banche, finanza ad impatto sociale e fabbisogni finanziari e prospettive future.
Rapporto con le banche
L’analisi rileva che l’86% degli intervistati è soddisfatto della relazione tra imprese sociali e banche, grazie soprattutto alla presenza di personale dedicato e formato (34%) e a prodotti bancari specializzati (19%). Il 39% delle cooperative e imprese sociali vede nella banca non solo un fornitore di credito, ma anche un consulente e un partner di rete.
Le cooperative e le imprese sociali ritengono che la collaborazione con il sistema bancario sia essenziale per affrontare sfide sociali urgenti come l’occupazione dei nuovi fragili (34,5%), lo sviluppo dei servizi di cura e assistenza (32%) e il contrasto della povertà educativa giovanile (19%). Tuttavia, solo il 5% degli intervistati collabora attivamente con le banche in questo ambito, indicando un potenziale spazio di crescita per una relazione più forte.
Finanza e impatto sociale
L’Osservatorio evidenzia un miglioramento nella conoscenza degli strumenti di finanza a impatto sociale, sebbene il loro utilizzo sia ancora limitato: 2 organizzazioni su 5 conoscono questi strumenti, ma solo 1 su 3 li utilizza o è interessata a farlo. Tra i più conosciuti ci sono i finanziamenti agevolati (80%) e le obbligazioni solidali/social bond (52%).
La misurazione dell’impatto sociale è un tema centrale, affrontato dal 51,6% delle organizzazioni. La valutazione d’impatto serve principalmente per riorientare e rafforzare le attività (45%) e per raccogliere risorse (29,5%).
Fabbisogni finanziari e prospettive future
Nel triennio 2021-2023, il 67,6% delle organizzazioni ha effettuato investimenti, principalmente nel potenziamento del capitale umano (31%) e nel ridisegno dei servizi offerti (12,7%). Tuttavia, l’interesse per l’investimento in tecnologia è diminuito (16%).
La propensione all’indebitamento è proporzionale all’anzianità operativa delle organizzazioni: il 21,1% delle realtà più giovani ha richiesto finanziamenti alle banche, rispetto al 33,5% delle più longeve e al 50% dei Consorzi di Cooperative.