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EDILIZIA AGEVOLATA

Regione Lombardia aggiorna i limiti di reddito, con riferimento al reddito complessivo familiare dell’anno 2022, dei beneficiari di agevolazioni regionali per l’edilizia.

venerdì 9 giugno 2023

In attuazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 6/43922 del 28/6/1999, i limiti massimi di reddito da considerarsi validi per gli interventi di edilizia agevolata sono stati aggiornati (con Decreto n. 6437 del 4/5/2023 che alleghiamo) con riferimento al reddito complessivo familiare dell’anno 2022 percepito dai beneficiari di agevolazioni regionali per l’edilizia.

 

Il suddetto provvedimento è stato assunto dalla Regione Lombardia, come già avviene fin dall’anno 2000, in considerazione dell’incremento annuale dell’indice ISTAT del costo della vita che nel dicembre 2022 è risultato pari a 11,3% l’ultima variazione pubblicata sulla G.U. n.19 del 24 gennaio 2023 rispetto al dicembre 2022.

 

Ai fini dell’accertamento del possesso del requisito del reddito per i finanziamenti di cui alla legge 457 del 5/8/1978 e successive modificazioni ed integrazioni, prima di effettuare il confronto con i suddetti limiti massimi deliberati dalla Regione, i redditi di lavoro dipendente devono essere considerati ridotti al 60%, previo abbattimento di Euro 516,46 per ogni figlio a carico. Quindi, in definitiva, il limite massimo di reddito per l’anno 2022 per la terza fascia, in caso di redditi da lavoro dipendente, ammonta a € 88.827 e deve essere incrementato di Euro 516,46 per ciascun figlio a carico.

 

Si precisa inoltre che anche per gli interventi non assistiti da contributo regionale o statale, qualora nelle convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 35 della legge 865 del 1971 (ovvero anche in convenzioni di altro tipo) si faccia esplicito riferimento al possesso dei requisiti soggettivi per l’edilizia economico-popolare (per gli acquirenti e gli assegnatari di alloggi costruiti nei Piani di zona di cui alla legge 167), il limite massimo di reddito imponibile relativo all’anno 2022 è quindi di Euro 53.296, elevabile ad Euro 88.827 nel caso si tratti di redditi di lavoro dipendente.

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