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ASSETTI ORGANIZZATIVI, AMMINISTRATIVI E CONTABILI

È stato pubblicato un documento congiunto dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti che o fornisce indicazioni per la valutazione dell’adeguatezza degli assetti delle società cooperative.

martedì 22 ottobre 2024

Il “nuovo” Codice della crisi d’impresa” (D. L. vo 14/2019) ha introdotto nel codice civile per tutte le imprese societarie e collettive il “dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa” (art. 2086, c.c.) A tal fine, lo scorso 25 luglio 2023, il CNDCEC ha pubblicato delle check-list operative dedicate a tutte le imprese ed intitolate agli Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check-list operative.

 

L’attuale documento costituisce dunque un completamento delle check-list operative del 2023 ed è articolato in una serie di domande relative al modello di business, al modello gestionale e agli assetti. L’iniziativa – promossa da Confcooperative e dall’Alleanza ed elaborata dalla Commissione Società cooperative del CNDCEC – è volta in particolare a fornire un utile supporto ai cooperatori e agli organi interni al fine di rendere semplice per l’impresa  e coerente con lo scopo mutualistico  sia l’istituzione degli adeguati assetti, sia la sua valutazione.

 

Pur avendo elaborato un documento di prassi dal taglio prevalentemente pratico (che presuppone un’analisi e un adattamento alle caratteristiche dell’impresa, alla sua natura, alle sue dimensioni, al settore di riferimento, all’attività esercitata), il CNDCEC propone un parametro di valutazione del rispetto del dovere di istituire assetti adeguati alla natura e alle dimensioni dell'impresa ai sensi dell’art. 2086, c.c.

 

Il citato dovere di adeguatezza anzitutto sollecita la cooperativa a dotarsi di assetti o procedure idonee a monitorare e trasferire effettivamente ai soci un’informazione compiuta e accessibile:

  • sul concreto perseguimento dello scopo mutualistico;
  • sulle modalità di attribuzione del vantaggio mutualistico;
  • sull’andamento del patrimonio indivisibile;
  • sull’adeguamento alle raccomandazioni e ai suggerimenti della revisione cooperativa.

A tal fine, il documento CNDCEC elegge la Relazione Annuale sul carattere Mutualistico della Cooperativa di cui all’art. 2545 c.c., a strumento principe per rendicontare la gestione mutualistica e democratica della società cooperativa, individuando nelle informazioni in essa contenute il punto di riferimento della valutazione di adeguatezza degli assetti con riferimento a molteplici specificità cooperative.

In tal modo il perseguimento in concreto dello scopo mutualistico, l’attribuzione del vantaggio mutualistico, l’andamento del patrimonio indivisibile e l’adeguamento ai suggerimenti del revisore cooperativo assurgono a temi oggetto di una doverosa, trasparente, esaustiva informativa. Di conseguenza, il giudizio di adeguatezza degli assetti ed il rispetto del dovere di cui all’art. 2086, c.c.3 , dipenderà dalla qualità delle informazioni contenute nelle relazioni di cui all’art. 2545, c.c.

 

Un altro tema rilevante sotto il profilo dell’adeguatezza delle procedure e degli assetti interni pertiene ad una verifica della democraticità dell’ente. A tal proposito le checklist concentrano l’attenzione su un profilo determinato, sollecitando la cooperativa (sussistendone ovviamente le condizioni di struttura e dimensione) all’adozione di un regolamento per lo svolgimento dell’Assemblea e per l’elezione degli organi sociali.

 

Un profilo delicato attiene alle questioni riguardanti le cd parti correlate. Sotto questo aspetto, le check-list si appuntano sull’aspetto specifico del rapporto con eventuali società controllate o partecipate, richiedendo agli organi l’istituzione di procedure per verificare costantemente la coerenza della partecipazione e della loro gestione con lo scopo mutualistico della cooperativa.

 

Una considerazione particolare è poi riservata alle cooperative che realizzano più scambi mutualistici, per le quali si ritiene opportuna l’istituzione di procedure che consentano di distinguere le diverse gestioni mutualistiche.

 

Infine, le check-list operative suggeriscono alle cooperative di istituire procedure di monitoraggio costante dell’andamento di alcune specificità di funzionamento, quali il volume degli scambi con i soci (i), il rispetto dei limiti relativi alla presenza di particolari categorie di soci5 (ii) e dell’ammontare del prestito sociale (iii).

 

Ricapitolando:

con esclusivo riferimento alle sue specificità di struttura e funzionamento, la cooperativa è presumibilmente dotata di adeguati assetti se:

  1. trasferisce ai soci (anche nelle relazioni di cui all’art. 2545, c.c.) un’informazione compiuta e accessibile
    • sul concreto perseguimento dello scopo mutualistico
    • sulle modalità di attribuzione del vantaggio mutualistico
    • sull’andamento del patrimonio indivisibile
    • sull’adeguamento alle raccomandazioni e ai suggerimenti della revisione cooperativa
  2. rende agevole e immediato l’accesso dei soci ai documenti societari relativi al rapporto sociale, quali lo statuto e i regolamenti
  3. adotta un regolamento per lo svolgimento dell’assemblea e per l’elezione degli organi sociali
  4. istituisce procedure per verificare costantemente la coerenza della partecipazione in società commerciali e della loro gestione con lo scopo mutualistico della cooperativa
  5. istituisce procedure che consentano di distinguere le diverse gestioni mutualistiche in caso di realizzazione di più scambi mutualistici
  6. istituisce procedure di monitoraggio costante
    • dell’andamento del volume degli scambi con i soci
    • del rispetto dei limiti relativi alla presenza di particolari categorie di soci
    • dell’ammontare del prestito sociale 

 

 

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