ANCI ha pubblicato in data 22/04/2024 una nota contenente un primo approfondimento sul tema relativo all’influenza del rinnovo del CCNL cooperative sociali sulle gare d’appalto e sui contratti pubblici in corso di esecuzione.
Ciò ha reso opportuno per ACI Sociali proporre alcune considerazioni sulla nota ANCI, al fine di evidenziare una serie di elementi anche per scongiurare un rigetto di qualsivoglia richiesta di revisione/rinegoziazione. In primo luogo, si evidenzia come l’ANCI, in premessa alla propria nota, sottolinei che nella materia in esame debba trovare applicazione il principio per cui l’azione amministrativa deve essere esercitata secondo buona fede.
A seguito di un primo incontro di una delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane ed ANCI, nel quale è stata enfatizzata la necessità di sostenere il rinnovo del CCNL della cooperazione sociale al fine di garantire la qualità dei servizi e valorizzare il lavoro sociale e di collaborare in modo stretto viste le relazioni territoriali tra Comuni e cooperazione sociale, è stato fissato un secondo incontro tecnico, nel quale ci si è confrontati rispetto al tema del riconoscimento degli incrementi contrattuali.
In tale incontro, l’ANCI ha comunicato che la nota del 22 aprile 2024 relativa al rinnovo del CCNL della cooperazione sociale inviata ai Comuni va letta non come una chiusura al riconoscimento degli incrementi contrattuali, bensì come un’illustrazione delle diverse strade tecniche finalizzate al riconoscimento degli incrementi. ANCI ha poi ribadito che la cooperazione sociale è per le amministrazioni comunali un partner indispensabile per l’erogazione dei servizi.
L’ANCI, pertanto, si è dichiarata disponibile a ricevere segnalazioni di interpretazioni non in linea con quanto emanato. Pertanto, cogliendo tale opportunità, l'ACI ha informato che l’art. 9bis del CCNL ha dato vita all’Osservatorio nazionale su appalti ed accreditamenti e che quindi, anche tramite tale nuovo istituto contrattuale, ci adopereremo per segnalare anomalie che gli Osservatori Territoriali ci indicheranno.
Abbiamo, poi, segnalato, e convenuto, che vi sono diversi casi, come d’altronde diverse sentenze dimostrano, di un abuso della coprogettazione che si sostituisce ai meccanismi ordinari di affidamento.
Abbiamo infine segnalato che, a nostro parere l’art. 60 del Codice Appalti non contempla una franchigia del 5%. Abbiamo, pertanto, invitato ad una prudenza interpretativa su tale punto, poiché foriero di contenziosi territoriali.