Come abbiamo avuto modo di sottolineare, la formula cooperativa è in grado offrire risposte nuove a bisogni in continua evoluzione.
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita di nuove forme di cooperazione che rappresentano occasioni di sviluppo per le comunità e per le imprese.
Cooperative di Comunità
Le Cooperative di comunità sono strumenti che, a ragione, stanno suscitando sempre maggiore interesse soprattutto nei territori più fragili, proponendo una sintesi tra ciò che è di interesse pubblico e una gestione delle risorse del territorio che sia appannaggio della Comunità locale.
Si sono dimostrate capaci di innescare una rigenerazione delle risorse già esistenti nella comunità, ma che vanno ri-organizzate ed attivate, così da generare sviluppo e servizi per la comunità attraverso attività di agricoltura multifunzionale, di agricoltura sociale, di valorizzazione delle risorse del territorio in chiave culturale e turistica, di welfare “rurale”.
Le Cooperative di comunità possono essere intese dunque come proposta per salvare dei presidi del territorio, dove la mancanza di imprenditorialità e di servizi segnerebbe invece il passo verso l’estinzione della comunità stessa.
La cooperazione è la capacità, l’abilità necessaria all’interno della comunità, per tenerla viva. Comunità e cooperazione sono perciò interdipendenti, l’una non può prescindere dall’altra.
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
La Comunità di energia rinnovabile è un soggetto che fonda la sua azione su un modello di produzione energetica distribuito e collaborativo, che rende protagoniste le persone, aumenta l'efficienza energetica e contribuisce a combattere la povertà energetica.
Si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonoma ed è effettivamente controllata da azioni o membri che sono situati nelle vicinanze degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che appartengono o sono sviluppati dalla CER.
Le Comunità di energia rinnovabile hanno il diritto di:
- produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia rinnovabile;
- scambiare, all’interno della stessa comunità, l’energia rinnovabile prodotta dalle unità di produzione detenute dalla comunità;
- accedere a tutti i mercati dell’energia elettrica appropriati, direttamente o mediante aggregazione.
Workers BuyOut (WBO)
ll WBO è un’azione di salvataggio dell’azienda, o di una sua parte, realizzata dai dipendenti che subentrano nella proprietà.
Questi interventi sono resi possibili dal sostegno della Legge Marcora (L. 49/1985), efficacie strumento di politica attiva del lavoro, utilizzato per rigenerare un’impresa in crisi economica oppure nei casi in cui bisogna favorire un ricambio generazionale all’azienda senza eredi interessati a dare continuità all’attività imprenditoriale.
I lavoratori investono le loro risorse - dall’anticipo della mobilità (Naspi) al conferimento del TFR - e sostenuti da CFI possono utilizzare i fondi messi a disposizione della legge Marcora per assumersi la responsabilità della gestione della azienda, scommettendo sul loro futuro.
I lavoratori così diventano imprenditori di sé stessi associandosi in una cooperativa di lavoro.